Ambiente
di Stefano Yamato 4 Aprile 2013

NASA supporta energia nucleare: ha salvato quasi 2 milioni di persone

Uno studio della NASA sostiene che l’energia nucleare abbia salvato milioni di vite umane sottraendole all’inquinamento da combustibili fossili.

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Odiata, disprezzata, criticata, insultata. L’energia nucleare è tema estremamente discusso in tutto il pianeta e gran parte della popolazione vede le centrali nucleari come un rischio totalmente inutile per l’umanità, anche a fronte dei grandi incidenti che hanno provocato danni irreparabili alla società e all’ambiente. La NASA però sembra non essere del tutto d’accordo con questa pericolosità e rilancia con uno studio condotto dalla Goddard Institute for Space Studies un suo dipartimento di ricerca con sede a New York, che sembra aver evidenziato come l’energia nucleare, a partire dalla sua introduzione, abbia in realtà salvato quasi due milioni di vite in tutto il mondo.

Secondo i dati trapelati dallo studio della NASA, a partire dal 1971 fino al 2012, la produzione di energia tramite centrali nucleari ha salato 1.800.000 vite umane che sarebbero state altrimenti soggette all’inquinamento dei combustibili fossili tradizionali, con centinaia di migliaia di vittime in più derivate dalle malattie direttamente riconducibili a questo tipo di inquinamento (principalmente carbone e petrolio).

Da quando sono state lanciate nel mondo, le centrali nucleari avrebbero invece generato “soltanto” 5.000 decessi, derivati principalmente dall’esposizione alla radiazioni e dai tumori ad esse collegati oppure da infortuni sul lavoro nelle centrali.

Nonostante lo studio (l’ennesimo) sia supportato da dati numerici derivati da indagini approfondite, quella della NASA resta comunque una posizione discutibile che difficilmente riuscirà a cambiare la percezione che gran parte della società ha dell’energia nucleare.

 

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