TV e Cinema
di Simone Stefanini 15 Dicembre 2015

49 anni fa moriva Walt Disney, il re del cinema d’animazione

L’immaginario collettivo di intere generazioni è stato segnato dalla fantasia di Walt Disney

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Il 15 dicembre del 1966 moriva a Burbank Walt Disney. L’allora Governatore della California Ronald Reagan disse: “Da oggi il mondo è più povero.”

Non avremmo mai pensato di dover dare ragione a Reagan ma sì, di Walt Disney ne nascono uno su un miliardo. È stato disegnatore, animatore, regista, produttore e imprenditore. È stato uno dei più grandi personaggi nel campo dell’intrattenimento di tutti i tempi. 

Ha creato insieme ai suoi collaboratori i personaggi d’animazione più famosi e ripeterli tutti sarebbe una banalità, perché davvero sono conosciuti da chiunque, di tutte le generazioni e di tutti i ceti sociali.

Ad oggi detiene il record di nomination agli Oscar, 59 in totale di cui 22 vinti più 4 alla carriera.

L’ultimo film a lui dedicato è Saving Mr. Banks (2013), la storia di come Disney ottenne i diritti del romanzo Mary Poppins. Walt è interpretato da Tom Hanks.

 

 

Ecco il nostro, Walt Disney quello vero, mentre prende un tè con Julie Andrews sul set di Mary Poppins nel 1964.

 

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Questo invece è Disney nel trailer originale di Biancaneve e i Sette Nani (1937), il primo dei Classici Disney, mentre spiega il perché dei nomi dei simpatici nani. Un making of eccezionale.

 

Forse non tutti sanno che Walt Disney è stato anche il doppiatore di Topolino, il suo alter ego, fino al 1949.

 

 

La sua impresa più titanica è stata la creazione di Disneyland, il parco tematico in cui la sua fantasia diventava realtà. Il primo fu costruito ad Anaheim, vicino Los Angeles nel 1955.

 

 

Salvador Dalì e Walt Disney lavorarono insieme a un cortometraggio animato, ideato da entrambi nel 1945. Si chiamava Destino, ma nomen omen, la guerra costrinse i due ad abbandonare il progetto.

 

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Roy Edward Disney, il nipote di Walt, 50 anni dopo trovò le bozze originali e fece lavorare 25 animatori al progetto surreale, pieno di simboli e riferimenti criptici. Il risultato lo trovate qui sotto.

 

 

Nella sua vita, Walt Disney è stato accusato sia di comunismo che di antisemitismo, accuse poi risultate del tutto infondate. Questo frame è tratto dai cartoni animati di propaganda anti Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

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Tra i tanti cartoni animati bannati in tempo di guerra, anche questa produzione Walt Disney che spiega la storia delle mestruazioni. Una roba che andrebbe fatta vedere a scuola, e invece…

 

 

Questa è la sua statua, eretta a Disneyland, mentre tiene per mano la sua prima creatura, il suo simbolo.

 

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È stato divertente fare l’impossibile. Grazie Walt Disney, di tutto.

 

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