TV e Cinema
di Marco Villa 30 Settembre 2015

Netflix arriva il 22 ottobre: 5 cose che vorremmo trovare nella versione italiana

I nostri sogni sono nuove serie italiane, film invisibili e un desiderio inconfessabile

Dal 22 Ottobre non sarà più la solita storia. #CiaoNetflix

Posted by Netflix on Martedì 29 settembre 2015

 

Signore e signori, abbiamo una data. Dopo tanto parlare e aspettare, Netflix ha comunicato il giorno in cui verrà ufficialmente lanciata la versione italiana: 22 ottobre. Da quel giorno, sarà possibile iscriversi al servizio di streaming anche in Italia e usufruire di un mese gratuito di prova. Troppo facile immaginare il successo immediato, con picchi di iscritti nelle prime ore e nei primi giorni. Più delicato provare a intuire cosa accadrà dopo, al termine di quel primo mese, quando gli utenti dovranno iniziare a pagare. Intendiamoci, il costo degli abbonamenti di Netflix non è alto: si parte da un piano base a 7,99€, uno standard a 9,99€ che permette la visione in contemporanea su due schermi e ad alta definizione e uno premium a 11,99€ con quattro sessioni in contemporanea e la visione in UltraHD 4K. A queste fasce si aggiungeranno poi anche pacchetti ad hoc per i clienti Vodafone e Tim.

Siamo più o meno in linea con le offerte dei due competitor principali, ovvero Sky Online e Infinity di Mediaset, ma in questo caso c’è la possibilità di usare lo stesso account per più sessioni contemporanee, un’opzione non disponibile sui rivali, né sugli omologhi musicali stile Spotify.

Fin qui la parte commerciale, senz’altro allettante, ma il successo o il flop di Netflix passerà per forza di cose dalla dimensione e dalla qualità del catalogo che verrà messo a disposizione dei clienti italiani. Nella nostra testa di non-utenti, infatti, Netflix è un paradiso dove si trova semplicemente TUTTO, dai titoli più nuovi a quelli storici. Ecco, una cosa da chiarire è che in Italia non sarà così, almeno non da subito. Come dichiarato nel comunicato stampa di Netflix, infatti, inizialmente ci saranno soprattutto le produzioni originali, quelle finanziate direttamente dall’azienda di Reed Hastings. E non è poco, se contiamo che si parla di Narcos, la serie di cui si è più parlato negli ultimi mesi, ma anche di Marvel’s Jessica Jones, prevista per la fine dell’anno. Non è ancora chiaro, invece, cosa accadrà con le nuove stagioni di House of Cards e Orange Is The New Black, due produzioni Netflix i cui diritti per l’Italia erano stati acquistato negli anni passati rispettivamente da Sky e Mediaset.

Per quanto riguarda il resto dell’archivio, al momento c’è un punto di domanda grosso così, con la sola certezza che si tratterà di qualcosa in divenire, che crescerà di mese in mese e che sarà caratterizzato da continue entrate e uscite. Esatto, anche uscite: tutti questi servizi si assicurano infatti i diritti per un limitato periodo di tempo, dopo il quale film e serie tv non saranno più disponibili per gli abbonati.

Di fronte a questi dubbi e supposizioni, abbiamo provato a immaginare come sarebbe il Netflix dei nostri sogni.

 

Non solo Gomorra  Non solo Gomorra

 

La nuova serialità italiana
Per prima cosa sarebbe bellissimo avere una nuova serie italiana di livello che non preveda mafie e delinquenze generali. Non per la trita faccenda del “mostrare il lato bello dell’Italia”, di cui sinceramente ci frega davvero poco, ma perché con Romanzo Criminale, Gomorra e – in parte – 1992 abbiamo dimostrato di essere in grado di fare prodotti di quel tipo. Adesso è il momento di tirare fuori altre storie, magari comedy di gente che si è fatta valere con webseries come Klondike.  L’obiettivo sarebbe spazzare via le fiction orrende di Raiuno e Canale 5 entro due anni. SI. PUÒ. FARE.

 

Frances Ha  Una scena del BELLISSIMO Frances Ha, praticamente impossibile da vedere legalmente in Italia

 

Salviamo i film invisibili
Il fatto di essere online e non avere un palinsesto quotidiano da riempire è una manna e il vantaggio può essere la possibilità di aprirsi a titoli che non troverebbero posto sui normali canali televisivi perché non farebbero grossi ascolti. Sì, stiamo parlando di film che raccontano la vita dei pastori albini dell’Afghanistan, ma anche di film strani, fuori formato, quelli che vengono definiti “invisibili” perché non hanno mai avuto una distribuzione italiana in sala o in home video, ma possono diventare di culto in tempo zero e danno una bella impressione di qualità a chi li ospita. Dai, Netflix: dacci dentro, vai a pescare quei film che puoi comprare con due caciotte e che NESSUNO dei tuoi competitor avrà mai. Volete degli esempi? Ve ne diamo due: Beginners di Mike Mills e Frances Ha di Noah Baumbach e Greta Gerwig.

 

Quanto sarebbe bello scoprire il Louie C.K. italiano  Quanto sarebbe bello scoprire il Louis C.K. italiano

 

Largo agli stand-up comedian
La conseguenza immediata sarebbe una botta di vita nel mondo degli sceneggiatori, che si troverebbero di fronte un nuovo (grosso) produttore. Sempre per aprire nuovi mercati, largo agli stand up comedian italiani. Non ne conoscete di veramente bravi? Meglio: così Netflix potrà fare scouting a basso costo e in modo massiccio, aprendo una strada in cui in Italia non ha mai creduto nessuno. In cerca del Louis C.K. italiano. Stacchiamo la spina a Zelig, una volta per tutte.

 

Gus Van Damme vs. Jean Claude Van Sant Drafthouse - Gus Van Damme vs. Jean Claude Van Sant

 

L’opzione Random per i film
Ok, queste supposizioni ci hanno fatto sognare e quindi osiamo: sarebbe bellissimo se Netflix attivasse l’opzione Random. Stai guardando un film e sei arrivato in una scena che non ti piace o ti annoia? Schiaccia il tasto Random e passerai di colpo a un altro film, totalmente a caso. Ovviamente senza nessuna possibilità di tornare indietro, perché il passato è analogico, noi siamo digitali. Un gigantesco blob con centinaia di film che non c’entrano nulla tra loro. Si prevedono piogge di tesi di laurea al DAMS sulla relazione mai esplorata tra Van Sant e Van Damme.

 

Pagheremmo ORO per tornare a Cabot Cove  Pagheremmo ORO per tornare a Cabot Cove

 

E poi lasciatemelo dire: il vero colpo da maestri sarebbe una nuova stagione de La Signora in Giallo. Di fronte a quella, sarei pronto a fare l’abbonamento a vita.

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