TV e Cinema
di Marcello Farno 25 Marzo 2016

Guarda tutte le simmetrie perfette de “Il favoloso mondo di Amélie”

Le geometrie emozionali e un po’ di segreti su un film indimenticabile

 

Alzi la mano chi non ha mai visto “Il favoloso mondo di Amélie“! Il film del 2001 di Jean-Pierre Jeunet ha rappresentato per tutto un esercito di giovani, in prevalenza ragazze ormai più che 30enni, il primo prototipo di favola d’amore del nuovo millennio, in cui specchiarsi e rivedere la propria vita, o almeno quello che avrebbero desiderato fosse: sogni a occhi aperti, un amore da inseguire per le strade di Parigi, e un senso di inadeguatezza pronto a trasformarsi in una lucente storia a lieto fine.

 

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Un film tutto carino, lindo e preciso (anche un po’ stucchevole, per chi scrive) che non poteva che nascondere al suo interno delle geometrie, non solo emozionali, ma proprio strutturali. Inquadrature, movimenti e simmetrie da far invidia a Wes Anderson, che la regista ispanico-tedesca Lessa Raebiger ha messo insieme in un video, accompagnato ovviamente dalle musiche di Yann Tiersen.

 

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Sapete a chi doveva essere affidato in origine il ruolo di Amélie? All’attrice inglese Emily Watson, ai tempi reduce dalla nomination all’Oscar per Hilary e Jackie. Nella sceneggiatura iniziale Amélie era infatti una ragazza inglese. La Watson non era però convinta dal film, e lasciò così il ruolo. Jeunet riscrisse la parte in francese e scelse per il ruolo l’allora 24enne Audrey Tautou. Su YouTube si trova il video del provino sostenuto dalla Tautou per ottenere il ruolo.

 

 

Leggenda vuole che Jeunet iniziò a raccogliere le idee per il film sin dal 1974. La pellicola è stata quasi interamente girata a Parigi, e tra i luoghi simbolo del film c’è sicuramente il Café des 2 Moulins, in cui lavora Amélie. Il bar esiste veramente e Jeunet lo scelse personalmente, chiedendo ai proprietari il permesso per ambientarvi il film. A oggi è diventata tappa obbligata per tutti i fan, lo stesso destino toccato in sorte alla drogheria di Collignon, in Rue des Trois Frères, a pochi metri di distanza dal cafè.

 

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Alla sua uscita “Il favoloso mondo di Amélie” si rivelò in breve tempo un successo al botteghino, diventando in Francia il film più visto dell’anno, con oltre 40 milioni di € di incasso (4 volte il budget impiegato per la sua produzione). Ottenne ottimi riscontri anche in Italia, Germania, Inghilterra, Spagna e Stati Uniti. Escluso da Cannes, nel 2002 il film ottenne cinque nomination agli Oscar, tra le quali quella come miglior film straniero e migliore sceneggiatura originale.

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