Si avvicina l’avvio della nuova Pace Fiscale, prevista per il 21 gennaio 2026, con l’introduzione della cosiddetta Rottamazione Quinquie.
Questa misura, approvata nella recente legge di Bilancio, mira a offrire ai contribuenti italiani una nuova opportunità per regolarizzare i debiti con il fisco, con modalità di pagamento più flessibili e condizioni migliorate rispetto alle precedenti edizioni.
Le modalità e i termini per aderire alla Rottamazione Quinquies
L’adesione alla nuova sanatoria fiscale potrà essere effettuata esclusivamente in via telematica, tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, entro il 30 aprile 2026. I contribuenti avranno la possibilità di accedere a una panoramica completa dei debiti rottamabili direttamente dalla propria area riservata sul sito. Sono previste due opzioni di pagamento, partendo da un’unica soluzione, da corrispondere entro il 31 luglio 2026, fino al pagamento rateale, con un piano di 54 rate bimestrali – scadenti nei mesi di gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre e novembre – estendibile fino al 2035. La prima rata dovrà essere versata entro il 31 luglio 2026, con un importo minimo fissato a 100 euro per ciascuna rata.
La definizione agevolata riguarda tutte le cartelle affidate all’Agente della Riscossione nell’arco temporale compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, ampliando così il perimetro rispetto a precedenti iniziative. Un elemento di rilievo della Rottamazione Quinquies è la maggiore flessibilità nelle condizioni di pagamento, con un margine di tolleranza di 5 giorni lavorativi per ogni scadenza. La decadenza dal beneficio scatterà solo in presenza di due rate non pagate, anche non consecutive, oppure in caso di mancato versamento della prima o dell’ultima rata.
In caso di decadenza, gli importi già versati saranno considerati acconti, ma il debito tornerà a essere dovuto nella sua totalità, comprensivo di sanzioni, interessi e aggi di riscossione. Rispetto alla Rottamazione Quater, la nuova sanatoria si distingue per rate di pari importo, senza maxi-rata iniziale, per una maggiore tolleranza nei pagamenti, passando da una sola rata saltata a due, e infine per l’estensione della dilazione fino a un massimo di 9 anni, rendendo più sostenibile l’onere per i contribuenti.

Nonostante i miglioramenti, la misura è ancora oggetto di discussione parlamentare, con la previsione di emendamenti volti a rendere la Pace Fiscale più inclusiva. Tra le modifiche più attese vi sono l’stensione del periodo di riferimento della rottamazione fino al 31 dicembre 2024, includendo così ulteriori cartelle, e poi l’incremento del numero di rate tollerate prima della decadenza, auspicando un ritorno alle 8 rate non consecutive delle versioni precedenti. Sul tavolo delle trattative anche la riduzione dell’importo minimo per rata, oggi fissato a 100 euro, per agevolare chi ha debiti di entità minore e massimizzare l’uso della dilazione.
Il tema più dibattuto riguarda però la possibilità di transitare dalla Rottamazione Quater alla Quinquies. Attualmente, chi ha aderito alla Quater e sta rispettando i pagamenti non può accedere alla Quinquies per le stesse cartelle. Questa restrizione appare penalizzante per i contribuenti più virtuosi, che avrebbero la possibilità di beneficiare di condizioni più vantaggiose e di rate più lunghe.
Per tale motivo, si attende che il Parlamento valuti con attenzione l’ipotesi di consentire il trasferimento dei debiti residui dalla Quater alla Quinquies, offrendo così un’opportunità concreta di miglioramento delle condizioni di pagamento per molti contribuenti.

