Society
di Simone Stefanini 19 Luglio 2016

Io Donna e quel commento che insulta la forma fisica di una teenager

Perché dire che una teenager dovrebbe vergognarsi del proprio corpo è un messaggio pericoloso

body-shaming Facebook

 

Io Donna è il femminile del Corriere della Sera, un inserto settimanale che non ha certo bisogno di presentazioni, visto che arriva in edicola da vent’anni esatti. Per la precisione: un inserto settimanale femminile, che in teoria dovrebbe cercare di interpretare e rappresentare la figura femminile nel mondo contemporaneo.

Ecco perché fa davvero un brutto effetto assistere a scivoloni clamorosi come quello che è stato registrato in occasione del pezzo Estate, orrori di stile in città (ma le star vestono peggio) e firmato da Michela K. Bellisario. Anzi: nella prima stesura del pezzo, visto che è stato poi modificato e in seguito a una vera e propria shitstorm sulla pagina Facebook di Io Donna.

Trovate qui la stesura originale, dallo screenshot dell’utente Facebook Alisea NotElisea.

 

 

La giornalista infatti, all’interno di un pezzo leggero su come si vestono male i v.i.p. d’estate, infila un commento all’indirizzo della 19enne attrice Chloe Moretz, che mentre se ne va in giro col fidanzato Brooklyn Beckham (figlio di David e Victoria) viene segnalata come troppo grassa per portare gli shorts con disinvoltura. Ovvero quello che tecnicamente viene definito body shaming.

 

Ci sono due errori madornali in questa definizione, che non possiamo sopportare, perché molto pericolosi:

1) Si insinua che l’attrice sia grassa, cosa che con tutta evidenza non è vera. Come sempre, in questi casi, la ricaduta peggiore che ci possa essere è che altre teenager, leggendo il commento, arrivino a pensare che una ragazza in perfetta forma come Chloe Moretz sia invece da considerare come esempio di persona fuori forma, sottintendendo così che la perfezione sia da cercare in ragazze con diversi kg in meno.

2) Al di là del peso e della forma di Chloe Moretz, ognuno deve essere libero di indossare quello che vuole. Si può giudicare il gusto estetico nella scelta di un abbinamento o di un capo di abbigliamento, ma l’unico vero metro di giudizio su lunghezza degli abiti e percentuale di pelle nuda è solo ed esclusivamente il sentirsi a proprio agio.

Questa doppietta di passi falsi porta a una conclusione disarmante: Io Donna dice a una teenager che dovrebbe vergognarsi del proprio corpo ed evitare di mostrarlo.

Non male per un settimanale femminile.

 

 

io-donna-shitstorm Facebook - Alcuni commenti degli utenti

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