Society
di Marta Blumi Tripodi 15 Gennaio 2013

Emigrare su Marte. Sul serio, e per sempre.

Voglia di cambiare patria e vita? Non puntate su mete inflazionate e ormai affollatissime di connazionali come Londra o Berlino: la destinazione del futuro, per le giovani generazioni di precari avventurosi e di talento, è il pianeta Marte. O almeno così spera l’associazione no profit Mars One, che proprio in questi giorni lancia la sua campagna reclutamento per colonizzare il pianeta rosso entro il 2023.

In sostanza, la loro idea si basa su un assunto molto semplice:  mandare l’uomo su Marte è già possibile, ma ciò che è impossibile è farlo tornare sulla Terra – almeno, non con la tecnologia attuale, che rende l’operazione rischiosa e i costi proibitivi. Perciò è molto meglio mandare in avanscoperta un gruppo di coloni che si stabiliscano per sempre lì e installino una stazione spaziale; non dovrebbe essere troppo complicato, neppure con la tecnologia limitata di oggi.  I “casting” per i primi quattro emigranti interstellari cominceranno tra pochi giorni e tutte le tappe della selezione saranno riprese e trasmesse su YouTube: dopo il primo viaggio, ogni due anni arriveranno nuovi astronauti per ampliare la colonia. Sembra un film di fantascienza, ma a quanto pare è tutto vero, anche a giudicare dalla lista di (serissimi) professori universitari che fungono da consulenti per il progetto. Insomma, se volete candidarvi questo è il momento giusto per farlo. Anche perché siamo abbastanza certi che una villetta nella periferia del sistema solare costi senz’altro molto meno di un monolocale in centro a Milano.

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