Art
di Raffaele Portofino 23 Marzo 2017

L’ultima installazione di Ai Weiwei è dedicata al dramma dei migranti

“Law of the Journey” è un infinito gommone nero carico di esseri umani

© Ai Weiwei mymodernmet - © Ai Weiwei

 

Ai Weiwei è un artista contemporaneo cinese che si occupa di scultura, installazione, architettura e da tempo è molto critico rispetto alla gestione europea dell’emergenza rifugiati: circa un anno fa avevamo mostrato la sua installazione berlinese sul tema dei migranti, oggi torniamo a farlo per Law of the Journey, dove Ai Weiwei continua a rappresentare l’enormità del dramma migranti che stiamo vivendo in questi anni.

In programma al Trade Fair Palace della Galleria Nazionale di Praga fino al 7 gennaio 2018, Law of the Journey è un infinito gommone nero pece lungo 70 metri, con a bordo le sculture di 258 rifugiati, dalle dimensioni leggermente più grandi di un essere umano. Il gommone è appeso al soffitto, così come il destino delle persone in viaggio verso la speranza.

 

© Ai Weiwei mymodernmet - © Ai Weiwei

 

Altri corpi invece non sono così fortunati, e giacciono a terra, ad altezza visitatore: quindi annegati. Oppure assembrati, in salvo, chissà per quanto. Sempre al trade Fair Palace di Praga ci saranno in mostra anche altre installazioni di Ai Weiwei, come Laundromat, che raccoglie abiti e scarpe recuperate da campi di migranti, e Snake Ceiling, opera dedicata ai circa 5.000 bambini cinesi morti durante il terremoto del 2008.

 

© Ai Weiwei mymodernmet - © Ai Weiwei

 

La location scelta per l’installazione non è casuale: fu costruita nel 1928 e durante la Seconda Guerra Mondiale venne utilizzata come punto di raccolta e smistamento per i deportati destinati a essere internati nel campo di concentramento di Terezín. Ai Weiwei vuole quindi metterci in guardia: la storia può ripetersi.

 

FONTE | | MYMODERNMET

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