Si è svolto oggi a Roma il vertice intergovernativo tra Italia e Albania, un momento definito “storico” dai massimi vertici politici dei due Paesi, in particolare dalla Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, e dal Premier albanese Edi Rama.
Questo incontro ha rappresentato la prima occasione in cui i due governi si sono confrontati in un formato così ampio, con la firma di ben 16 accordi bilaterali che rafforzano una collaborazione già consolidata in molti settori strategici.
Un rapporto storico e strategico tra Italia e Albania
Durante la conferenza stampa congiunta, Giorgia Meloni ha sottolineato come la giornata sia stata “storica” non solo per la quantità, ma anche per la qualità delle intese siglate. La collaborazione tra i due Paesi si basa su radici profonde e un rapporto che va al di là dei semplici interessi economici, come evidenziato dalla continuità e dalla stabilità del dialogo politico e istituzionale. Allo stesso modo, Edi Rama ha ricordato come questo vertice rappresenti un momento di bilancio e di progettualità condivisa, con l’obiettivo di costruire un futuro comune.
Un elemento di rilievo è stato il fatto che circa 20 ministri di entrambi i governi abbiano comunicato quasi interamente in italiano, senza necessità di traduzione, un segnale tangibile dell’importanza culturale e politica dell’Italia per l’Albania. Questa intesa si riflette anche in ambito economico: l’Italia è infatti il primo partner commerciale di Tirana. Tra le iniziative più significative annunciate, vi è la programmazione di un business forum Italia-Albania previsto nei primi sei mesi del 2026, volto a sistematizzare e ampliare ulteriormente le collaborazioni economiche e industriali, anche grazie al coinvolgimento di realtà come Simest e la Cassa Depositi e Prestiti (CDP).
Il vertice ha affrontato tematiche di grande rilevanza per entrambe le nazioni, spaziando dalle infrastrutture – con particolare attenzione al progetto strategico del corridoio 8, un’infrastruttura che mira a potenziare il collegamento tra l’Adriatico e l’Europa – all’energia, fino alla lotta al narcotraffico e alla cybersicurezza. Al centro dei colloqui è stato posto anche il Protocollo Italia-Albania contro l’immigrazione clandestina, modello che la Premier Meloni ha difeso con fermezza, nonostante le critiche ricevute.
“Non tutti hanno compreso la validità del modello”, ha dichiarato, ricordando che “molti hanno tentato di bloccarlo, ma noi siamo determinati a portarlo avanti perché rappresenta un cambiamento radicale nella gestione dei flussi migratori”. La gestione migratoria è infatti una questione cruciale per l’Unione Europea, e l’Albania si conferma un partner essenziale per l’Italia in questo ambito. Meloni ha inoltre evidenziato che un gruppo di Stati europei, rappresentativi della maggioranza dell’UE, si riunisce regolarmente per discutere e sostenere questo modello gestionale, riconoscendone il valore innovativo.

Nel corso del vertice sono stati sottoscritti 16 accordi che coprono ambiti diversi, dalla difesa alla protezione civile, dalla cooperazione nel settore della sicurezza cibernetica al supporto alle piccole e medie imprese albanesi. Tra i principali accordi figurano:
- Accordo intergovernativo G2G che rafforza il dialogo istituzionale tra i due Paesi;
- Memorandum d’intesa tra i Ministeri degli Esteri per la cooperazione nella sicurezza cibernetica, un settore sempre più critico per la tutela nazionale e internazionale;
- Accordi per il sostegno alla Protezione Civile albanese, sia in termini di credito d’aiuto che di donazioni, con particolare attenzione al potenziamento del settore neonatale;
- Memorandum di cooperazione tra i Ministeri dell’Interno per il contrasto al traffico di droga, un impegno condiviso nel contrastare una delle principali minacce transnazionali;
- Intese nel settore della difesa, come il Memorandum tra Leonardo e KAYO e il supporto della Guardia Costiera italiana con la consegna di pattugliatori alla Guardia Costiera albanese;
- Collaborazioni culturali, con la firma di un Memorandum tra la Fondazione MAXXI e la Galleria Nazionale d’Arte della Repubblica d’Albania, finalizzato alla creazione di un Museo dell’arte italiana in Albania;
- Accordi finanziari e tecnici tra CDP e il Ministero delle Finanze albanese, volti a migliorare la rete di distribuzione di energia elettrica, in particolare nell’area settentrionale colpita dal terremoto del 2019;
- Intesa per il supporto alle PMI albanesi tra Simest e l’Albanian Investment Development Agency (AIDA);
- Memorandum preliminare tra Fincantieri e Kayo per la costituzione di una joint venture finalizzata all’ammodernamento dei cantieri navali di Pashaliman.
Un particolare ringraziamento è stato espresso da Edi Rama nei confronti del Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, per il ruolo chiave svolto nel progetto del corridoio 8, e del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per il contributo alla realizzazione del futuro Museo dell’arte italiana in Albania.
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Un altro tema di grande rilievo affrontato durante il vertice è stato l’iter di adesione dell’Albania all’Unione Europea, previsto a partire dal 2028. Meloni ha espresso soddisfazione per il fatto che la candidatura della Repubblica Albanese coinciderà con il semestre di presidenza italiana dell’UE nel primo semestre 2028, sottolineando il ruolo di guida che l’Italia ha assunto a favore dell’integrazione dei Balcani occidentali.
Il percorso di allargamento dell’Unione rappresenta una priorità geopolitica e strategica per l’Italia, che si conferma partner essenziale nel sostegno politico, economico e culturale verso l’Albania e l’intera regione balcanica.
