Una sensazione strana, un rigonfiamento sospetto, un fastidio leggero, dettagli che molti giovani tendono a ignorare, convinti che si tratti solo di un trauma passeggero. La realtà può essere diversa e saperlo in tempo può fare la differenza tra una diagnosi precoce e complicazioni evitabili per il proprio benessere.
Il tumore ai testicoli colpisce principalmente uomini tra i 20 e i 40 anni, una fascia d’età in cui la consapevolezza è spesso bassa. La malattia è subdola, raramente dolorosa e proprio per questo molti ragazzi attendono diversi mesi prima di rivolgersi a un medico per un controllo.
Come proteggersi dal tumore ai testicoli
I sintomi sono vari e spesso silenziosi, un rigonfiamento del testicolo, perdita di volume, sensazione pesantezza o la comparsa improvvisa di liquido nello scroto. Nicola Nicolai, direttore dell’Urologia oncologica alla Fondazione IRCCS di Milano, sottolinea che ogni tumefazione dura, indolente e progressiva merita attenzione, perché potrebbe nascondere altro.

Nonostante si tratti di una malattia relativamente rara, con circa 2.400 nuovi casi all’anno in Italia, l’allerta massima rimane necessaria, non bisogna abbassare la guardia. La mortalità è bassa e la prognosi eccellente se il tumore viene individuato precocemente, oltre il 90% dei pazienti guarisce completamente grazie anche alla chirurgia.
Alcuni uomini sono più a rischio, come quelli con testicolo ritenuto o di piccole dimensioni, ma in generale la diagnosi precoce riduce i rischi generali. Fortunatamente esistono metodi di controllo non invasivi e soprattutto facili di mettere in atto anche autonomamente, senza dover ricorrere a uno specialista.
L’autopalpazione, ad esempio, è uno strumento semplice ed efficace, dopo una doccia, quando lo scroto è rilassato, è sufficiente osservare e massaggiare delicatamente il testicolo. Partendo dall’epididimo, il piccolo rigonfiamento morbido presente nella parte alta, qualsiasi nodulo o rigonfiamento anomalo deve indurre a consultare uno specialista senza esitazione.
La prevenzione non si limita però all’autopalpazione, una visita annuale dall’andrologo o dall’urologo, fin dall’adolescenza, è consigliata tanto quanto quella ginecologica nelle donne. La conoscenza dei sintomi, l’attenzione ai segnali e la tempestività nella diagnosi sono le armi più efficaci per affrontare una malattia per curarla con successo.
In un Paese dove la consapevolezza maschile sui tumori testicolari resta bassa, ogni piccolo gesto conta, conoscere i sintomi e agire subito può salvare vite e semplificare terapie. Un check-up semplice, fatto con regolarità, può davvero fare la differenza tra la paura e la tranquillità di una salute se non perfetta almeno nella norma.