In Canada, da qualche parte a Montreal, c’è un’artista di nome Amanda Lee che si fa chiamare Dada. Anche io ho pensato al dadaismo, tuttavia non credo c’entri molto, sarà più che altro il soprannome che le davano alle elementari; e in effetti la parola elementari evoca piuttosto bene l’immaginario creativo della nostra Dada. Spiego subito perché.
Ci sono delle cose che le piacciono particolarmente: l’arte, i pastelli colorati e i cartoni animati. Soprattutto quelli della Disney e di Miyazaki (e come darle torto). La ragazza passa dunque ore e ore a disegnare opere che assorbono un po’ tutti questi mondi animati, e il suo pezzo forte sono i mashup tra vari personaggi.
I disegni di Dada sono dunque in grado di toccare delle corde dell’individuo subliminali, delle corde legate all’emotività, all’infanzia e alla vulnerabilità.
Questo grazie ai soggetti e all’uso certosino del pastello colorato, uno strumento che tutti conosciamo: solo che invece di logorarlo nell’astuccio usandolo per sostituire evidenziatori scarichi lei ne tira fuori una sorta di effetto HD.
Dada ha una pagina Instagram, una su Society6 e un progetto KickStarter all’attivo.
[via MyModernMet]
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