L’arte, per sua stessa natura, non può essere decorazione. Ha una voce, un linguaggio, una utilità, unita al potere taumaturgico che la fa diventare utile allo spettatore, gli rende un servizio, spesso lo stesso che rende all’artista.
È il caso delle illustrazioni del polacco Dawid Planeta, che ha deciso di combattere la propria depressione esteriorizzandola e dando forma alle sue visioni, condividendo con gli altri le sue paure e debolezze.
Animali giganti, ritratti in bianco e nero di fronte a figure umane senza volto, che si parano d’innanzi ai mastodonti. Un tocco grafico che ricorda da vicino i film horror degli anni ’30 ma anche l’estetica di LIMBO, l’angosciante videogioco della PlayDead in cui un bambino-silhouette nero deve trovare la sorella scomparsa in un mondo popolato da creature giganti e trappole fatali.
I lavori di Dawid Planeta comprensivi di citazioni che ne illustrano il significato, potete vederli sul suo Tumblr o sulla sia pagina Facebook.
[via Minipeople]
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