C’ è un lago che si trova nella Tanzania del nord, il suo nome è Natron.
La particolarità di questo specchio d’acqua è l’alta concentrazione di natron, da cui prende il nome, un composto naturale costituito primariamente da carbonato di sodio e bicarbonato di sodio, proveniente dalla cenere vulcanica che sgorga dalla Grande Rift Valley e sbocca nel lago.
Il carbonato di sodio, nell’antichità adoperato nella mummificazione egizia, agisce come conservante e calcificante per gli animali che trovano dimora nel lago.
I loro corpi immobilizzati sono stati fotografati, in tutta la loro fierezza e maestosità, da Nick Brandt, il quale ha raggruppato le immagini più inquietanti in un libro intitolato “Across the Ravaged Land”.
Il fotografo ha ammesso: “Nessuno sa per certo esattamente come muoiono, ma sembra che il riflesso della superficie del lago li confonda e, come gli uccelli si schiantano contro le vetrate, così precipitano nel lago.”
Un cimitero lacuale i cui guardiani mummificati sembrano proteggere una natura tanto affascinante quanto pericolosa.
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