L’opera dell’artista tedesco Bartholomäus Traubeck somiglia a un comune giradischi, ma non lo è: al posto dei cari vecchi vinili, questo macchinario “suona” dischi di legno realizzati a partire da tronchi d’albero (circolari e grandi quanto un 33 giri). La testina è stata sostituita da una minuscola videocamera in grado di illuminare la superficie del disco, che viene interpretata da un computer e trasformata in suoni di pianoforte – ovviamente tutti in scala, per non risultare cacofonici.
Lo scopo di questa installazione è quello di spingere l’ascoltatore a riflettere sullo scorrere del tempo. E ci riesce anche abbastanza bene.
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