Categories: Art

Villa Necchi Campiglio, un gioiello nel centro di Milano

Via Mozart nasconde, al civico 14, una bellissima villa dei primi anni ’30, progettata dall’architetto Piero Portaluppi su richiesta delle sorelle Nedda e Gigina Necchi, e di Angelo Campiglio, marito di Gigina.  La famiglia Necchi-Campiglio apparteneva alla classe borghese industriale lombarda, ed era nel campo della produzione di ghise smaltate e macchine da cucire.

Quando Angelo Campiglio morì nel 1984; le sorelle Nedda e Gigina (che morirono rispettivamente nel 1993 e nel 2001), non avendo figli, si preoccuparono di trovare un’ereditario adeguato della casa e dei beni conservati al suo interno. La lasciarono così in eredità al FAI, mentre le opere d’arte vennero vendute e il ricavato donato alla Fondazione Veronesi per la ricerca contro il tumore.

.

Realizzata tra il 1932 e il 1935, questa casa unifamiliare è stata la prima casa privata a Milano a possedere una piscina dopo quella pubblica, il giardino circonda l’edificio strutturato su due piani, includendo un seminterrato e un sottotetto per la servitù. Al piano terra ci sono la biblioteca di famiglia e l’area giorno, salendo su per le scale ci sono gli appartamenti, sia quelli della famiglia, sia quelli per gli ospiti, che hanno ospitato molte figure illustri, tra cui Enrico d’Assia, scenografo per il Teatro alla Scala, in una stanza denominata in suo onore “camera del principe”, e la principessa Maria Gabriella di Savoia, grande amica delle sorelle Necchi, che alloggiava nella cosiddetta “camera della principessa”.

.

Villa Necchi Campiglio rappresenta uno dei beni storici artistici di Milano donati al FAI (Fondo Ambiente Italiano), e fa parte del circuito delle “Case Museo di Milano”, aperte al pubblico. Le opere hanno richiesto oltre tre anni di lavoro e una spesa di circa sei milioni di Euro. Al termine dei lavori, la villa è stata aperta al pubblico nel maggio 2008, e da allora le visite sono aumentate anno dopo anno.

La villa è stata inoltre utilizzata come set per le riprese del film “Io sono l’amore” (I Am Love), del regista italiano Luca Guadagnino, e fa parte della cosiddetta “trilogia del desiderio”, insieme ai film A Bigger Splash e Call Me By Your Name. “Io sono l’amore” narra le vicissitudini attorno alla benestante famiglia lombarda dei Recchi (ispirato al cognome dei proprietari originari), composta da Emma (interpretata da Tilda Swinton), Tancredi e dai loro figli Elisabetta, Edoardo e Gianluca.

francescarusso_

Published by
francescarusso_

Recent Posts

Napoli-Inter è testa a testa per lo Scudetto: cosa dicono i numeri

Il momento tanto atteso, quello che potrebbe decidere le sorti del campionato, è finalmente arrivato.…

3 giorni ago

Allergie da adulti, non è insolito come sembra: spuntano all’improvviso e sono difficili da identificare

Negli ultimi anni, il fenomeno delle allergie in età adulta ha attirato l'attenzione di scienziati…

3 giorni ago

Conclave per l’elezione del nuovo Papa: decisa la data, è ufficiale

È stata fissata la data per l'inizio del Conclave che eleggerà il successore di Papa…

3 giorni ago

Un Posto al Sole, la decisione improvvisa per il mese di maggio: arriva lo stop

Ancora saldamente inossidabile nel palinsesto Rai, "Un Posto al Sole", la longeva soap opera italiana…

3 giorni ago

Decreto Bollette, è fatta: tutti i contributi straordinari previsti, cosa contiene effettivamente il documento

Via libera da Palazzo Madama al Decreto Bollette da 3 miliardi di euro. Ecco tutte…

3 giorni ago

Francobolli che valgono oro: cifre che non immagini, tirali fuori dal cassetto

Il mondo del collezionismo è un universo in continua metamorfosi, plasmato dalle mode e dalle…

3 giorni ago