Il Ministero della Cultura ha compiuto un passo decisivo per rafforzare il ruolo delle biblioteche nell’ambito della promozione culturale e dell’accesso al sapere.
È stato infatti trasmesso alla Conferenza Unificata lo schema di decreto attuativo relativo alla misura di cui all’articolo 3, comma 2, della legge 21 febbraio 2025, n.16, che disciplina l’erogazione di un finanziamento complessivo di 30 milioni di euro destinati all’acquisto di libri per le biblioteche pubbliche e private non profit.
Destinatari e requisiti per l’accesso al contributo
Il decreto stabilisce con precisione chi può beneficiare di questa maxi sovvenzione. Sono ammesse a presentare domanda tutte le biblioteche aperte al pubblico appartenenti alle amministrazioni centrali dello Stato, agli enti pubblici territoriali, nonché alle istituzioni private senza scopo di lucro. Questa ampia platea mira a coinvolgere un tessuto culturale variegato e capillare su tutto il territorio nazionale, valorizzando l’accesso libero e gratuito ai servizi bibliotecari. Per poter usufruire del contributo, le biblioteche devono soddisfare alcuni requisiti fondamentali. In primo luogo, l’accesso alla struttura deve essere garantito senza alcuna barriera economica o amministrativa.
In secondo luogo, è richiesto l’impegno a organizzare almeno un evento culturale al mese. Questi eventi devono essere realizzati in collaborazione con associazioni culturali, istituti scolastici, università, piccoli editori e organizzazioni del terzo settore, con l’obiettivo di creare momenti di incontro e dialogo culturale che coinvolgano la comunità locale. Uno degli aspetti più innovativi e strategici del decreto riguarda le modalità di impiego del contributo. La somma stanziata deve essere destinata in via esclusiva all’acquisto di libri, sia in formato cartaceo che digitale. Questa scelta riflette la crescente importanza delle risorse digitali nel panorama culturale contemporaneo, garantendo al contempo il supporto all’editoria tradizionale.

Un vincolo significativo impone alle biblioteche di effettuare gli acquisti presso librerie ed editori locali, favorendo così l’economia culturale delle realtà territoriali. Inoltre, una quota obbligatoria del materiale acquistato deve appartenere all’editoria di prossimità, con particolare attenzione ai volumi scritti da autori locali o che trattano tematiche rilevanti per la comunità di riferimento della biblioteca. Questo incentivo mira a valorizzare le produzioni culturali radicate nel territorio, contribuendo sia alla conservazione delle identità locali sia alla diffusione di contenuti di interesse specifico per il pubblico della biblioteca.
La misura si inserisce nel quadro più ampio del Decreto Cultura, che prevede una serie di interventi per rafforzare il sistema culturale italiano e favorire l’accesso alla cultura come bene collettivo. L’adozione di questo decreto attuativo rappresenta quindi un tassello fondamentale per garantire che i fondi stanziati siano spesi in modo efficace, portando benefici concreti alle biblioteche e alle comunità che servono. Con il via libera al decreto, si apre ora la fase di presentazione delle domande, con l’auspicio che molte realtà culturali possano cogliere questa opportunità per arricchire i propri cataloghi e ampliare l’offerta di servizi culturali destinati ai cittadini.