A volte le difficoltà arrivano tutte insieme, colpendo la quotidianità quando meno ce lo si aspetta e affrontarle da soli, senza supporto, può sembrare impossibile. È proprio in quei momenti che un piccolo aiuto concreto può trasformarsi in un sollievo enorme, soprattutto quando in gioco c’è la salute.
Fortunatamente, sono sempre più gli aiuti economici dedicati alle famiglie in difficoltà, per permettere a tutti di affrontare le spese quotidiane con più leggerezza. Specialmente quando, oltre alle necessità comuni, bisogna affrontate i costi medici e logistici legati a un figlio disabile, rendendo la problematica ancora più complicata.
Il nuovo bonus per i figli disabili
Tra le misure più attese per il 2025 c’è il bonus figli disabili, pensato per sostenere economicamente le famiglie con bambini affetti da patologie croniche. Una misura che tiene conto delle difficoltà di gestione quotidiana, soprattutto per quei genitori che non possono contare sul supporto dell’asilo nido.

Il bonus si traduce in un rimborso per le spese sostenute per l’assistenza domiciliare del bambino, con importi che variano in base al reddito familiare. Si va da un minimo di 1.500 euro fino a un massimo di 3.600 euro l’anno, a seconda della fascia ISEE e dell’età del minore.
Non si tratta però di un versamento mensile come nel caso del bonus nido, già disponibile, ma si presenta come un rimborso spese. I genitori dovranno anticipare le spese e solo dopo l’accoglimento della domanda, a fronte della corretta documentazione presentata e accetta, otterranno gli sgravi fiscali.
In più, i due bonus non sono cumulabili, bisogna scegliere uno solo tra il contributo per l’asilo o quello per l’assistenza domiciliare. La richiesta deve essere inoltrata telematicamente tramite il sito dell’INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS come metodo di accesso per l’identificazione digitale.
Per chi non ha dimestichezza con le procedure online, resta sempre valida l’opzione di rivolgersi a un patronato che fornisce assistenza gratuita nella compilazione. Devono essere allegati alcuni documenti fondamentali, l’ISEE per minorenni, una certificazione pediatrica che attesti la patologia cronica e le ricevute delle spese effettivamente sostenute.
Il tutto dovrà essere trasmesso entro e non oltre il 31 dicembre 2025, data ufficiale che segna la chiusura del bando di iscrizione. Inoltre, non è più necessario che vi siano altri figli minori di dieci anni nel nucleo familiare per poter ricevere il massimo del contributo.
Chi presenta ISEE fino a 40.000 euro per i nati dal 2024 potrà ottenere il massimo dell’importo, mentre chi supera tale soglia riceverà 1.500 euro. Per i nati prima del 2024, invece, le cifre variano da 3.000 a 1.500 euro a seconda della fascia di reddito in cui si rientra.