In fase di rinnovamento la richiesta dell’Assegno d’Inclusione (ADI). Dopo il primo periodo di fruizione, che ha visto l’erogazione del beneficio a partire dall’inizio del 2024, le famiglie che si apprestano a richiedere il rinnovo per le successive 12 mensilità potranno beneficiare di un contributo straordinario.
Questo intervento, annunciato dalla Ministra del Lavoro Marina Calderone, ammonta a 234 milioni di euro, con un bonus che potrà arrivare fino a 500 euro nella prima mensilità utile.
Come funziona il rinnovo dell’Assegno d’Inclusione?
Il programma dell’Assegno d’Inclusione, introdotto per sostituire il Reddito di Cittadinanza, è destinato a supportare le categorie più vulnerabili e distanti dal mondo del lavoro. Il sistema prevede che, al termine dei primi 18 mesi di erogazione del beneficio, i beneficiari subiscano una sospensione di un mese. Successivamente, se vengono mantenuti i requisiti necessari, potranno accedere a rinnovi annuali.

La bozza della norma che dovrebbe entrare in vigore a breve stabilisce che nel 2025, chi avrà concluso il primo ciclo di 18 mesi, dovrà presentare una nuova domanda. Se accettata, e in presenza dei requisiti stabiliti dalla legge, il beneficiario riceverà il bonus straordinario come parziale copertura del periodo di sospensione.
Per rispondere alle preoccupazioni sollevate da alcuni media sulla sospensione del beneficio, il Governo ha introdotto delle semplificazioni nel processo di rinnovo. Le famiglie che non hanno cambiato la loro composizione rispetto alla precedente domanda non dovranno nuovamente iscriversi al nuovo sistema SIISL (la piattaforma per il lavoro) né sottoscrivere un nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD). Sarà sufficiente che uno dei componenti maggiorenni della famiglia presenti la domanda. In caso di modifiche nel nucleo familiare, invece, sarà necessario seguire la procedura standard, che include l’iscrizione al SIISL e la sottoscrizione del PAD.
Secondo i dati pubblicati dall’INPS, tra gennaio 2024 e marzo 2025, circa 808.000 nuclei familiari, coinvolgendo 1,94 milioni di persone, hanno ricevuto almeno una mensilità di ADI, con un importo medio mensile di 638 euro. Il totale della spesa pubblica per il periodo si è aggirato intorno ai 5,8 miliardi di euro.
Il rapporto evidenzia una forte concentrazione di beneficiari nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole, che coprono circa il 68% dei nuclei e il 73% delle persone coinvolte. La media del numero di componenti per nucleo è di 2,4, con picchi di 2,6 nelle regioni meridionali, mentre nel Nord Italia il dato scende a 2 persone per nucleo. Inoltre, il Ministero del Lavoro ricorda che, nel caso di nuclei con minori, l’Assegno d’Inclusione è incrementato dall’Assegno Unico Universale, un altro strumento di sostegno economico per le famiglie.