Molte persone ricevono ogni mese una busta paga, per il lavoro prestato da pubblico o privato. In essa sono riportati tutti i dettagli, ossia quanto si guadagna, quanto invece è trattenuto e quanto si riceve, al netto. Nella prima parte ci sono i dati iniziali, quelli relativi all’azienda per cui si lavora, il proprio nome con qualifica e livello, il periodo cui si riferisce la paga, CCNL ecc.
Ci sono poi competenze base e quindi quanto si matura, indennità, straordinari, eventuali bonus/premi. Sono riportati i giorni di ferie, i permessi, la retribuzione lorda e molto altro ancora. Ora, leggere la propria busta paga è essenziale perché potrebbero esservi nascosti degli errori, e ricevere, di conseguenza, meno di quanto spetti, ad esempio.
Leggendo la busta paga ci si potrà accorgere di questi errori e far valere i propri diritti. Ecco come funziona, nel dettaglio.
Busta paga, gli errori invisibili che devi conoscere per far valere i tuoi diritti
Non è possibile esercitare un diritto come quello di ricevere il giusto stipendio, se non si legge bene la busta paga.

Tra le problematiche che si verificano più frequentemente, c’è quella degli straordinari e dei festivi non pagati. Ci sono molti lavoratori che fanno anche diverse ore in più, ma tali ore non sono riportate in busta paga o sono pagate di meno. Quando ciò accade, bisogna rammentare che il datore di lavoro deve pagare ore extra con una maggiorazione, come fissato dal CCNL.
C’è l’opportunità di recuperare tali cifre in più fino a 5 anni indietro, se lo si dimostra. Ci sono contratti che prevedono rincari in automatico dopo tot anni, i cosiddetti scatti di anzianità. Può succedere, però, che lo scatto non sia applicato, come da legge, per cui è possibile fare richiesta degli arretrati.
Ci sono poi gli inquadramenti errati, caso che si configura quando nel contratto è riportato un livello basso, ma in verità il dipendente esegue mansioni più importanti e complesse, di maggiore responsabilità e lo si paga meno del dovuto. Anche qui la legge parla chiaro, per cui si può chiedere che lo stipendio sia adeguato.
Può inoltre accadere, che non siano corrisposti buoni pasto, rimborsi spese e indennità come da contratto o, cosa alquanto grave, non si corrispondano i contributi INPS.
Per tutte queste ragioni è essenziale controllare bene la busta paga, chiedere spiegazioni, accumulare prove e agire per far valere i propri diritti.
