Una serie di misure, pensate dal Governo, che consentiranno di ridurre le spese per luce, gas, acqua e, per la prima volta, anche per la tassa sui rifiuti (Tari). Questi incentivi, pensati per alleviare il disagio economico, sono riservati a chi ha un ISEE sotto una certa soglia, offrendo un aiuto concreto per il pagamento delle bollette domestiche.
L’accesso alle agevolazioni avviene tramite la presentazione annuale della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che permette di calcolare l’ISEE, indicatore che stabilisce la condizione economica del nucleo familiare.
Come ottenere i bonus sociali
Le famiglie che rientrano nei limiti di reddito previsti possono usufruire dei bonus sociali. In particolare, l‘ISEE deve essere inferiore a 9.530 euro, ma la soglia sale a 25.000 euro per nuclei familiari con almeno quattro figli. È importante sottolineare che le diverse agevolazioni possono essere cumulate tra loro.

Nel caso in cui una famiglia cambi fornitore di luce, gas o acqua durante l’anno, i benefici rimangono comunque attivi. La condizione fondamentale è che le utenze siano intestate a uno dei membri del nucleo familiare indicati nella DSU.
Per ricevere gli sconti, le forniture domestiche devono essere attive e utilizzate per usi abitativi, come il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e la cottura. In particolare, per il gas, è necessario che il contatore sia di classe superiore a G6, quella prevista per uso domestico.
Anche se le bollette sono intestate a un condominio, l’agevolazione può essere riconosciuta. In questo caso, è sufficiente inviare il codice PDR (Punto di Riconsegna) condominiale per la fornitura del gas. Se le verifiche di idoneità sono positive, il richiedente riceverà un bonifico da ritirare presso un ufficio postale. Per quanto riguarda il bonus idrico, il contributo è direttamente erogato dal gestore, che può scegliere la modalità di pagamento, come un assegno o altre soluzioni extra-bolletta.
Infine, il bonus sulla Tari, introdotto dal Dpcm n. 24/2025, prevede uno sconto del 25% sulla tassa rifiuti, ma potrà essere applicato solo alle famiglie che rispettano i requisiti di reddito.
Nonostante le buone intenzioni dei bonus, l’Isee ha dimostrato di non essere sempre uno strumento efficace per raggiungere tutte le famiglie in difficoltà. Secondo un rapporto dell’Istat, nel 2021, il 62,2% delle famiglie in povertà energetica non ha ricevuto alcun aiuto. Sebbene la situazione sia migliorata nel 2022, con una riduzione al 39,1%, nel 2024 più della metà delle famiglie in povertà energetica non ha beneficiato dei bonus, e oltre il 50% delle famiglie che ha ricevuto il bonus ha continuato a vivere in condizioni di povertà energetica.
Un’altra tipologia di bonus è destinata alle famiglie con membri che necessitano di apparecchiature elettromedicali per ragioni di salute. In questo caso, il contributo annuale può variare tra 168 e 544 euro, a seconda della tipologia di apparecchiature utilizzate e del tempo di utilizzo. Per ottenerlo, è necessario presentare una domanda ai Comuni o ai CAF abilitati, allegando un certificato medico dell’ASL locale.
A supporto delle famiglie più in difficoltà, il Decreto Legge n. 19/2025 ha introdotto un contributo straordinario di 200 euro per le bollette elettriche. Anche in questo caso, il beneficio è riservato a famiglie con un ISEE inferiore a 9.530 euro, e la soglia sale a 20.000 euro nel caso di nuclei familiari con più di quattro figli. Come per gli altri bonus, è necessario presentare la DSU per ottenere il contributo.