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“La fine di un’era”, chiude lo storico reparto progettazione frigoriferi: industria italiana in ginocchio

Si chiude oggi un capitolo storico per l’industria italiana e varesina con la chiusura definitiva del reparto di progettazione frigoriferi di Cassinetta di Biandronno, cuore pulsante per oltre sessant’anni di innovazione e qualità nel settore degli elettrodomestici.

Si chiude oggi un capitolo storico per l’industria italiana e varesina con la chiusura definitiva del reparto di progettazione frigoriferi di Cassinetta di Biandronno, cuore pulsante per oltre sessant’anni di innovazione e qualità nel settore degli elettrodomestici. La notizia segna la fine di un’epoca per marchi come Ignis, Philips, Whirlpool e Beko, che hanno contribuito a rendere celebre questo polo produttivo a livello europeo e mondiale.

Sessant’anni di eccellenza nella progettazione frigoriferi

Dal 1° agosto 2025, le luci si spengono su un reparto che non è stato solo un ufficio tecnico, ma il simbolo di una storia di orgoglio, creatività e competenze d’avanguardia. Salvatore De Caprio, ex dipendente Whirlpool, ha saputo sintetizzare con grande emozione e orgoglio il valore di questa realtà con un post diventato virale, ricordando come la progettazione di Cassinetta fosse riconosciuta come la prima in Europa, e di fatto una delle migliori al mondo.

Le innovazioni nate in questo centro hanno rivoluzionato il freddo domestico: dai primi No Frost europei ai combinati Sirio e Concorde, fino ai frigoriferi built-in che hanno conquistato marchi prestigiosi come V-Zug e Ikea, che li hanno integrati nelle loro linee con il proprio brand. Tecnologie pionieristiche, come evaporatori sandwich, capillari esterni in alluminio e l’introduzione precoce del gas R600a, hanno consolidato la leadership tecnica del reparto, generando linee produttive da quasi un milione di pezzi all’anno.

La progettazione frigoriferi non era solo efficienza produttiva ma un vero e proprio team umano: ingegneri e tecnici che partivano per Stati Uniti, Messico e Brasile, esportando know-how e contribuendo a migliorare prodotti in tutto il mondo. La partecipazione alle fiere di Colonia scandiva ogni anno il ritmo dell’attività, con la costante sfida di mantenere il passo e superare la concorrenza.

Da Ignis a Beko Europe: una storia di fusioni e cambiamenti

L’avventura iniziò nel 1943 con Ignis, fondata a Comerio (Varese). Nel 1972 arrivò l’acquisizione da parte di Philips, dando vita alla joint-venture IRE. Il passaggio a Whirlpool fu graduale: prima una parte delle attività nel 1988, poi tutta la divisione europea nel 1991. Nel 2014, l’ingresso di Indesit nel gruppo Whirlpool sembrava ampliare la famiglia industriale, ma segnò anche l’inizio di una complessa convivenza tra culture aziendali diverse.

Il 2023 ha rappresentato un punto di svolta con la fusione tra Whirlpool e Arçelik, proprietaria di Beko, che ha portato alla nascita di Beko Europe nel 2024. Con Whirlpool che detiene solo il 25% della nuova entità e i turchi al controllo, l’Italia ha progressivamente perso il suo ruolo strategico nel gruppo. Il piano industriale del 2025 ha così confermato la chiusura del reparto di progettazione frigoriferi e di tre stabilimenti, con oltre 2.000 posti di lavoro a rischio.

Il valore umano dietro alla tecnologia

La vera eredità di questa chiusura non è solo industriale, ma profondamente umana. Dietro ogni brevetto e ogni innovazione c’erano persone e, soprattutto, un senso di appartenenza unico nel reparto di progettazione frigoriferi. Tra queste spicca la figura di Gavina, progettista termodinamico, elettrico e strutturale, ma anche mentore e motivatore, che ha trasformato il reparto in una vera e propria scuola di ingegneria e creatività.

Gli ingegneri non si limitavano a disegnare progetti: plasmarono il futuro dell’industria del freddo. Tuttavia, il corso degli eventi – con delocalizzazioni, fusioni e la globalizzazione – ha cambiato le priorità, culminando nella drammatica decisione del 2025 che lascia senza lavoro molti colleghi e amici storici.

Per chi ha già terminato la carriera lavorativa, oggi è un momento di ricordi e gratitudine; per chi resta, è un periodo di incertezza e amarezza. Con la chiusura del reparto di progettazione frigoriferi si spengono i riflettori su un simbolo dell’industria italiana, ma la dignità e il contributo di chi ha costruito questo successo rimangono intatti.

La memoria di questa eccellenza resta viva e testimonia un passato in cui l’industria dei frigoriferi italiana era un punto di riferimento mondiale, facendo scuola e ispirando interi settori produttivi.

Roberto Torcolacci

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