C’è una categoria di lavoratori che spesso lotta in silenzio, tra terapie, visite, esami e incertezze quotidiane, cercando di non perdere anche il lavoro. Ma la fragilità fisica non dovrebbe mai coincidere con la fragilità dei diritti e a partire dal 9 agosto, cambierà qualcosa di davvero importante
Per chi combatte ogni giorno contro patologie gravi, croniche o invalidanti, arrivano finalmente risposte concrete, in grado di risollevare le sorti di decine di lavoratori. Una nuova legge, indirizzata a tutti quei lavoratori che vivono una doppia vita, impiegati e invalidi allo stesso tempo.
La nuova Legge 106
La legge 106/2025 entra ufficialmente in vigore e porta con sé un pacchetto di novità pensate proprio per tutelare i lavoratori più vulnerabili. Non si tratta solo di buone intenzioni, ma di misure pratiche, congedi fino a due anni, permessi retribuiti, smart working agevolato e garanzie in più.

Il primo punto chiave è proprio il congedo speciale, per i dipendenti, pubblici o privati, che soffrono di patologie oncologiche, croniche o invalidanti. I lavoratori con un’invalidità pari o superiore al 74% potranno richiedere adesso fino a 24 mesi di assenza, anche in modo frazionato, non continuativo.
Il posto sarà garantito per tutto il periodo, ma la misura non prevede retribuzione e vieta lo svolgimento di altre attività lavorative. Il congedo, inoltre, non sarà utile ai fini dell’anzianità o della pensione, ma il lavoratore potrà riscattare volontariamente quei periodi non coperti da contribuzione.
Una clausola importante che trasforma una misura emergenziale in uno strumento strutturale per proteggere davvero il contratto di lavoro dei dipendenti più fragili. Altro nodo centrale sono i permessi retribuiti, a partire dal 1° gennaio 2026 ogni lavoratore interessato potrà usufruire di 10 ore annue retribuite.
Valido per esami, cure o visite legate alla propria condizione, ma il diritto vale anche per chi ha figli minori con le stesse gravi patologie. Le ore di permesso saranno stavolta pagate regolarmente e coperte da diversi contributi figurativi, garantendo sia il reddito che copertura previdenziale ai dipendenti.
C’è anche un’apertura significativa verso lo smart working, i lavoratori che hanno già usufruito del congedo avranno diritto di precedenza nella richiesta di lavoro agile. Un aiuto concreto per chi, pur nella malattia, non vuole rinunciare alla propria carriera e ha bisogno di flessibilità logistica per gestire cure e terapie.
Infine, la legge introduce nuovi fondi per sostenere tutto il sistema, mezzo milione di euro sarà destinato all’INPS per gestire efficacemente le nuove tutele. Mentre dal 2027 ci sarà anche uno stanziamento annuale per garantire la continuità del progetto legato alla Legge 106, per stabilizzarla nel sistema nazionale.