Oggigiorno il modo di effettuare pagamenti è completamente cambiato. In un’epoca in cui il digitale sta prendendo sempre più piede, i contanti sono meno utilizzati e quando si tratta di prelievi, sono sottoposti ad alcune limitazioni.
Il cash è usato soprattutto per le spese minori, ma quando entrano in gioco cifre più consistenti, è suggerito l’uso del bonifico o del bancomat. Nel nostro Paese, attualmente, il limite per i pagamenti in contanti è di 5mila euro.
In merito a questa legge, tuttavia, potrebbero esserci dei significativi cambiamenti, soprattutto dopo che l’Unione Europea ha introdotto un tetto massimo di uso del contante. Ogni Stato membro può avere requisiti anche più stringenti.
Tassa sull’uso del contante che supera certi limiti: tutto quello che è bene sapere
Da quanto si apprende, la maggioranza avrebbe proposto di modificare la Legge di Bilancio 2026, per quanto concerne la questione dei pagamenti in contanti.

Ad oggi, come detto, nel nostro Paese, il limite per pagare cash è di 5 mila euro. Nel caso in cui l’emendamento dovesse essere approvato, si vedrebbe un innalzamento del limite a 10 mila euro. Tuttavia, sarebbe introdotta anche un’altra novità, ossia una tassa fissa sui pagamenti in contanti che superano una certa cifra.
In sostanza, nel caso in cui si esegua un pagamento in contanti compreso tra 5001 euro e 10 mila euro, si pagherebbe un’imposta fissa di 500 euro.
Ora, la tassa in questione, se approvata, sarebbe ufficialmente in vigore a partire dal 1° gennaio 2026. La proposta avrebbe un doppio scopo, ossia quello di concedere maggiore libertà nell’uso dei contanti, aumentando il limite a 10.000 euro, e al contempo disincentivare l’uso dei contanti per pagamenti di cifre elevate, ragion per cui l’introduzione della suddetta tassa.
La tassa resterebbe fissa, indipendentemente dal fatto che il contribuente paghi 5200 euro in contanti o 9.700 euro. Per pagare l’imposta in questione, ci sarebbe un procedimento specifico. Sulla fattura cartacea andrebbe usato contrassegno da 500€.
La fattura deve essere data al venditore e diverrebbe obbligatoria per questo tipo di pagamenti, in modo che il Fisco possa eseguire tutti gli accertamenti del caso.
La Manovra 2026 sta vedendo l’arrivo di numerose proposte, circa 5500, e 1.600 da parte della maggioranza. Di questi, dovrebbero esserne ammessi 440, in modo da evitare che vi siano blocchi e che l’esame di ognuno di essi scorra in modo più fluido. Vedremo, quindi, come si evolveranno le cose, in merito alla suddetta questione, e se l’emendamento sui pagamenti in contanti sarà approvato.
