Sviluppato da Yaza Games / Daedalic Entertainment, Inkulinati è uno strategico rifinito e brillante come un libro miniato.
In queste settimane grazie a Yaza Games / Daedalic Entertainment ho avuto modo di mettere le mani, in maniera approfondita, ad Inkulinati, lo strategico a turni ispirato alle miniature medioevali e vi posso dire che questo è un gioco non solo fatto e finito, che sorpassa proprio a destra ogni deriva parodica o memetica, ma un gran bel gioco di strategia che, tutto sommato, a mio avviso si attesta su un solido 8.6. Ma andiamo più nel dettaglio.
Annunciato quasi tre anni fa, Inkulati è stato un gioco che, fin da subito, ha fatto parlare di sé. Un po’, quasi in maniera scontata, per il proprio nome, che per noi italiani ha ben altri significati rispetto a quelli legati all’inchiostro e al minio ma anche, e soprattutto, per il suo stile e la sua ispirazione. Infatti ambientare un gioco strategico a turni sulle pagine di un manoscritto medioevale, facendolo passare, diciamo così, per un passatempo diffuso, una specie di “battaglia navale” dell’epoca, non è solo una trovata geniale ma anzi unica nel suo genere. Tuttavia, dopo averlo un po’ saggiato in qualche anteprima, sempre centellinata con cura dal publisher, avevo proprio necessità di uno studio più approfondito, visto che la domanda era sempre quella: ma al di là della trovata, il gioco reggerà, sarà davvero bello? Ecco, al netto della direzione artistica e dell’intonazione generale, per me sublimi, il gioco non soltanto si regge sulle proprie gambe ma è anche un eccellente strategico a turni che, come nella migliore tradizione del genere di appartenenza, risponde al motto di easy to learn, hard to master.
Anche se il titolo, pure nelle fasi più avanzate, non offre mai sfide così tanto sfidanti, la curva di apprendimento è praticamente perfetta, con un gustoso tutorial che mi sono spulciato con grande attenzione e che mi ha permesso, una volta poi calata “fra le pagine delle lotte a colpi di pennino” di cavarmela sempre con buono agio. Gli scontri che si andranno a vivere saranno di difficoltà crescente, con trovate sempre nuove. E non sto parlando soltanto delle miniature che andremo a disegnare, ma anche e soprattutto alle soluzioni tattiche che via via andremo ad apprendere e, giustappunto, a sperimentare sul “campo inchiostrifero di battaglia”. Assolutamente deliziosa è la cura con cui sono state realizzate le scritte su schermo, magari che accompagnano una fase particolarmente concitata del gameplay: non solo sono sempre contestuali e divertenti. Insomma, in ultima analisi, Inkulinati ci consegna anche una cartolina del Medioevo non come “periodo buio” sempre e comunque ma anche come un tempo di grosse risate, motti sardonici e momenti veramente buffi. Come una processione funebre condotta “in vita” da una squadra di conigli.
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