Allora rischia anche il Coachella?
Scherzi a parte: sul blog Cocacolla, che è ancora on line, appare scritto questo in un pop-up:
“L’1 febbraio 2012 The Coca Cola Company, a causa del nome del nostro blog ci invia due lettere di diffida. Il nostro consulente ci sconsiglia la “battaglia” legale e decidiamo di chiudere a favore di una nuova/prossima identità. Per saperne di più scarica il comunicato stampa. Se hai un blog, sito o pagina internet e vuoi comunicarlo ai tuoi lettori, abbiamo preparato un support media kit. Se vuoi rimanere al corrente dell’evoluzione degli eventi lascia la tua mail e seguici singolarmente su Twitter“.
Ora, indipendentemente dai contenuti del blog (che si è sempre occupato di arte e design nel senso più ampio possibile), la domanda è: perché la Coca Cola con tutti i suoi miliardi e le sue sedi sparse per il mondo si siede davanti ad un computer e diffida un blog italiano che di sicuro non fa male a nessuno (tantomeno a loro)?
Noi una risposta esaustiva non ce l’abbiamo, ma accettiamo suggerimenti.
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