Allora rischia anche il Coachella?
Scherzi a parte: sul blog Cocacolla, che è ancora on line, appare scritto questo in un pop-up:
“L’1 febbraio 2012 The Coca Cola Company, a causa del nome del nostro blog ci invia due lettere di diffida. Il nostro consulente ci sconsiglia la “battaglia” legale e decidiamo di chiudere a favore di una nuova/prossima identità. Per saperne di più scarica il comunicato stampa. Se hai un blog, sito o pagina internet e vuoi comunicarlo ai tuoi lettori, abbiamo preparato un support media kit. Se vuoi rimanere al corrente dell’evoluzione degli eventi lascia la tua mail e seguici singolarmente su Twitter“.
Ora, indipendentemente dai contenuti del blog (che si è sempre occupato di arte e design nel senso più ampio possibile), la domanda è: perché la Coca Cola con tutti i suoi miliardi e le sue sedi sparse per il mondo si siede davanti ad un computer e diffida un blog italiano che di sicuro non fa male a nessuno (tantomeno a loro)?
Noi una risposta esaustiva non ce l’abbiamo, ma accettiamo suggerimenti.
In vista delle festività natalizie, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha rilasciato…
Trentino-Alto Adige, Veneto, Marche e molte altre regioni italiane si preparano ad accogliere l’atmosfera magica…
La Legge di Bilancio per il 2026 introduce una serie di interventi significativi riguardanti pensioni,…
Negli ultimi mesi, sempre più correntisti si trovano davanti a movimenti bancari poco chiari, voci…
Spesso trascurato, l’interspazio tra la piastra di cottura e il piano di lavoro rappresenta una…
Il 25 dicembre è tradizionalmente dedicato alla famiglia, ma sempre più italiani scelgono di trascorrere…