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Vaccino AIDS: quando i nerd aiutano a trovare la cura con i videogame

Il virus HIV ha ucciso 25 milioni di persone nel mondo e gli scienziati del pianeta cercano disperatamente la cura in ogni modo possibile fin dal 1981, quando l’AIDS fu riconosciuto come malattia. Un grande aiuto sta arrivando dai videogiocatori. Si, proprio loro.

Circa tre anni fa, un team di ricercatori della Washington University, hanno creato FoldIt un videogioco che consente di contribuire alla ricerca scientifica giocando con la struttura delle proteine. Sono proprio quest’ultime una delle chiavi di volta per trovare una cura, poichè recitano un ruolo fondamentale nella maggioranza delle malattie che affliggono l’umanità. Nel corpo umano sono oltre 100.000 i tipi di proteine presenti e grazie a FoldIt è possibile giocare a costruire e catalogare proteine, aiutando gli scienziati nel loro lavoro di ricerca.

Secondo il sito ufficiale “Foldit consente di prevedere la struttura delle proteine attraverso la capacità umana di risolvere puzzle con l’intuito e mettendo in competizione i videogiocatori per catalogarle e studiarle“. Inizialmente FoldIt sembrava solo una bellissima idea, ma la realtà dei fatti ha dimostrato che il gioco è realmente utile: in circa 10 giorni i videogiocatori sono riusciti a decifrare la struttura della “proteasi retrovirale”, responsabile del ciclo replicativo del virus HIV. E’ proprio il blocco completo della proteasi lo scopo dei farmaci che possono  inibire completamente il virus costruendo. Ora che la struttura della proteasi è stata finalmente rivelata dai videogiocatori, potrebbe essere più vicino il giorno di una inibizione del virus o quantomeno di un ritardo nella sua riproduzione che equivarrebbe quasi ad una cura.  “I giocatori di FoldIt sono stati in grado di generare un numero quantitativamente ampio e qualitativamente rilevante di modelli della proteina tali da consentire finalmente una sua determinazione e lo studio di strumenti efficaci per la sua inibizione”.

A sorprendere è che gran parte dei videogiocatori fossero persone normali con la passione per i videogame. Il loro tempo speso a giocare su FoldIt ha prodotto una massa critica di dati decisiva nel raggiungere l’obiettivo. I ricercatori della Washington University si sono dichiarati stupiti nell’appurare l’efficacia di un videogioco ed hanno dichiarato che questa potrebbe essere la strada per fornire alla ricerca mondiale nuove risorse grazie alla partecipazione collettiva e che il modello di FoldIt potrebbe essere replicato per molte altre ricerche.

Stefano Yamato

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