Per prima cosa va detto che c’è del genio. C’è anche dell’illegalità, certo. Ma c’è del genio. E come spesso accade si tratta di un’idea semplicissima.
Parliamo di parcheggi con disco orario, quelli dove non si possono superare i 60 minuti di sosta. Parliamo di questi parcheggi e di come basti poco (per l’esattezza qualche euro) per raggirare i limiti.
Abbiamo infatti trovato in vendita il disco orario con batteria, in grado di spostare costantemente l’ora segnata sul cartoncino: davanti sembra un normale disco orario, ma dietro c’è un meccanismo simile a quello delle sveglie, che trasforma l’indicatore in una sorta di orologio.
Risultato: l’auto sarà sempre all’interno dei 60 minuti imposti dal codice della strada, ma decisamente al di fuori della legalità.
A questo punto viene spontaneo chiedersi come faranno i vigili a scoprire il trucco. Siamo andati a fare un po’ di ricerche su forum della polizia municipale (sì, esistono) e abbiamo scoperto questo scaltro espediente raccontato da un agente (rima non voluta): «Basta segnare con un gessetto la proiezione a terra dei 4 mozzi delle ruote. A questo punto segnare l’orario ed aspettare almeno un periodo del tempo indicato nel pannello aggiuntivo del parcheggio. Dopo di che si ritorna e si verifica se l’auto è stata spostata, se non lo è si può contestare la violazione “manomissione del disco orario”».
La multa è di 38 euro e si applica anche se fate i furbi alla vecchia maniera, ovvero semplicemente spostando avanti l’orario di inizio sosta.
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