Non si può fermare il futuro e stavolta sembra proprio che i forever alone di tutto il mondo non siano destinati a stare soli per sempre. Gatebox è un’assistente personale che ha per avatar un manga giapponese raffigurante una ragazza con gli occhi grandi, i capelli blu e i vestiti succinti.
Riesce a gestire la casa tramite comandi vocali, controlla l’accensione e lo spegnimento delle luci, i robot aspirapolvere e il riscaldamento, ma quello riesce a farlo anche Amazon Echo.
La vera novità è rappresentata dalla ragazza olografica che, come si vede nel trailer video, sveglia il suo possessore (lo so, suona male ma quello fa) e con voce suadente gli dà il buongiorno, lo informa sul meteo e poi comunica con lui anche fuori casa, tramite l’app per iPhone e Android. Come un essere umano, o quasi.
Praticamente, chi compra un Gatebox può mandare dei messaggi alla sua ragazza virtuale, che così sarà felice quando lui torna a casa e non lo farà mai sentire solo. Da una parte rabbrividiamo, dall’altra siamo enormemente curiosi su questa invenzione che sembra uscita da un film come Her di Spike Jonze, quello in cui Joaquin Phoenix s’innamora perdutamente del sistema operativo del suo computer che ha la voce di Scarlett Johansson.
L’assistente ha anche un nome, si chiama Azuma Hikari e come da descrizione sul sito ufficiale è alta un metro e 58, ama cucinare uova fritte, adora le arachidi e le ciambelle, odia gli insetti e il suo sogno è quello di diventare un’eroina per le persone che lavorano molto, quindi avrà di certo un successone in Giappone.
L’utente potrà scegliere tra due voci e a breve usciranno fuori altri avatar, per ora solo femminili. Sembra infatti un prodotto con un target ben specifico, quello del maschio adulto giapponese che lavora in ufficio, fa gli straordinari e non ha tempo per una relazione sentimentale.
Un oggetto che fa parte della cultura nipponica tanto quanto il manga Video Girl Ai al quale sembra ispirato, quello in cui un ragazzino noleggia una videocassetta dalla quale esce una ragazza virtuale, che poi diventa vera, con l’unica differenza che in questo caso Azuma Hikari resterà sempre nel suo box. Nella sua prigione, ad aspettare il suo padrone per dirgli le cose che il lui l’ha programmata a dire.
Non sembra esattamente la descrizione di rapporto amoroso, anche perché una delle parti in causa non esiste, ma scommettiamo che una volta in circolazione, seguiranno un sacco di cloni di Gatebox.
I preordini inizieranno a breve e questo gadget costerà circa 2400 €.
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