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Donne da un altro pianeta: lei che mangia lui che ama lei che sbrana lui che sogna lei

Donne da un altro pianeta di Ono Miyuki è un libro di racconti di fantascienza femministi e militanti, ma con tanti ancoraggi al mondo anime e manga.

La copertina di Donne da un altro pianeta

Va detto che Donne da un altro pianeta di Ono Miyuki, pubblicato con ottima accortezza da Atmosphere Librianche preso solo come libro di racconti di fantascienza non sfigurerebbe, affatto, nel panorama contemporaneo. Già perché l’autrice giapponese, che si è rivelata con il racconto “Puro” (brano che, giustappunto, apre il libro) con questo volume mette “la chiesa al centro del villaggio” con il già citato, fortissimo, impianto di fantascienza, inserendoci poi chiare ed evidenti tematiche di stampo femminista e militante che, invece di rendere la scrittura pesante oppure artefatta, ma anzi dandole forma e sostanza, un corpo che si muove alla grande nelle spire della narrativa contemporanea. Già perché, abbattendo un po’ i recinti, c’è un ritmo e delle atmosfere che ricordano molto da vicini determinati manga contemporanei, come, ad esempio, Heavenly Delusion (da cui è tratto il, bellissimo, anime disponibile su Disney +), specie per quanto riguarda il tema della natalità “in vitro”, ma poi recupera anche dalla tradizione di Go Nagai una figura femminile forte e implacile come Silen (praticamente l’aspetto delle donne guerriere del primo racconto è quello lì).

Aprire un racconto, come si legge nell’interessante postfazione a cura di Anna Specchio (che si è occupata anche dell’ottima traduzione), con uno stupro femminile ai danni di un uomo è certamente una scelta forte, che mette subito la lettrice o il lettore di turno sull’attenti: e così tutto il racconto, in fondo, che qui riprende il titolo del libro, ha quell’andamento lì, brutale, tragico, gore e splatter se si vuole, con queste donne guerriere, fortissime e potenti, alte quasi tre metri, con squame e artigli che per portare avanti la specie umana, partono dalla luna in raid di morte e di vita per assaltare gli uomini, deboli lavoratori terrestri su un pianeta ormai devastato dall’inquinamento e dagli sconvolgimenti climatici, per ghermirli, violentarli, ricevere il loro seme e quindi sbranarli perché solo così la gravidanza si potrebbe compiere.

 

Eiji aveva pensato che i romanzi somigliassero alla luce delle stelle. Aveva sentito dire che la luce che si vedeva in quel momento era partita in realtà centinai di anni di milioni di anni prima e aveva continuato a viaggiare per lo spazio cosmico senza sapere a chi sarebbero appartenuti gli occhi che avrebbero goduto dei suoi benefici. Si era domandato una cosa. Se avesse lasciato una testimonianza scritta delle proprie emozioni oggi, il suo romanzo sarebbe capitato sotto gli occhi delle future generazioni, entrando nel cuore e nella mente dei lettori? Poi però si era ricreduto. La vita di un singolo operaio che viveva nell’attesa di essere mangiato da una donna non era poi così avvincente.

Una scelta, come potrete immaginare fortissima quella operata dall’autrice, che viene poi replicata anche negli altri racconti, tutti quanti contraddistinti da almeno uno spunto di interesse, da un tema intrigante e, perché no, da un dilemma morale che sfida il lettore a ogni pagina.

La lingua è piana e semplice, ma non banale, a parte in un paio di passaggi troppo frettolosi e, in particolare nel racconto finale, tocca anche dei vertici di liricità che, sinceramente, non mi sarei mai aspettato. Ono Miyuki è brava a riflettere sul corpo delle donne senza mai essere morbosa, bensì mettendo in bocca alle proprie protagoniste problemi reali immersi in contesti irreali, che è un po’ il grande motore della fantascienza sin dalla sua fondazione. Ci sono echi di Alita, di Ghost in the Shell e anche di Planetes, in una certa misura, giusto per dire quanto il mondo dei manga sia, senza ombra di dubbio, un qualcosa di presente e tangibile nell’immaginario dell’autrice. Una raccolta di racconti di fantascienza in cui si rovesciano i rapporti di forza, un ragazze elettriche che diventa ragazze cannibali, un Tarantino che incontra Kubrick, un’Odissea 2001 in versione mostruosa. Per Halloween questo è il nostro libro.

Mattia Nesto

Fa che la morte mia, Signor, la sia comò 'l score de un fiume in t'el mar grando

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