Musica

I migliori album della settimana

Sottotono – Originali

Come ho scritto nell’intervista realizzata per Rockit, per un ragazzo della mia generazione, approcciarsi ai Sottono è un’arma a doppio taglio. Insomma, se tra 20 anni dovessero tornare I Cani -una band che per motivi anagrafici ho potuto seguire dagli albori fino al successo- il fermento che ne conseguirebbe sarebbe ben maggiore, i testi e i temi trattati da Nicolò Contessa, per ovvi motivi, mi toccano più da vicino. Se un ragazzo nato dagli anni 90 in poi dovesse guardare una partita storica come la finale dei mondiali del 70 tra Italia e Brasile senza conoscerne il risultato, probabilmente si divertirebbe, forse si emozionerebbe, ma inevitabilmente riconoscerebbe lo scarto con un calcio che non è il suo, non è quello dei giorni d’oggi. Con i brani dei Sottotono potrebbe accadere lo stesso, e i primi ad accorgersene sono stati proprio Fish e Tormento, ecco perché il “riarrangiamento” dei brani con nomi provenienti dalla nuova scena è un’operazione riuscita, perché ha dato a tanti giovani la possibilità di sentire come propria una canzone come Solo lei a quel che voglio 2021. O le altre sei cover e sei singoli inediti che costituiscano un album già destinato a diventare un classico moderno.

Marco Beltramelli

Mereba – Azeba

Che cosa rende un artista davvero contemporaneo? Beh, in fondo gli ingredienti devono essere pochi ma di assoluta qualità: una produzione che suoni tra il moderno e l’assolutamente futuristico e l’originalità di un artista riconoscibile in un panorama in crisi di argomenti come quello d’oggi. Ecco, questo è esattamente quanto ha fatto Mereba in Azeba, un ep clamoroso sia per la qualità dei suoni sia per quanto riguarda le liriche, mai banali e sempre sorprendenti, come My Moon, l’ultima traccia del lavoro, che ci ha fatto innamorare come se fossimo ancora in prima superiore.

Mattia Nesto

Black midi – Cavalcade

I fortunati che hanno potuto assistere all’esibizione notturna dei black midi all’ultima edizione con pubblico del Club To Club possono testimoniare che la band londinese è brava a torcere le budella al suo pubblico, tanto in studio quanto dal vivo, con una presenza scenica inquietante. Cavalcade, il loro secondo disco, estremizza quello che già in Schlagenheim non era troppo regolare. La batteria di Morgan Simpson, sempre più invasata dal demone del free jazz, guida le danze, impartisce i tempi – tutti rigorosamente dispari – e scandisce l’arrivo inaspettato dei fiati e gli interventi vocali di Geordie Greep. Biondino iconico, recita per tutta la durata del disco, per poi abbandonarsi al canto nella chiusura affidata a Ascending Forth, un musical epico di nove minuti, dove le liriche cervellotiche duettano con lo splendido arrangiamento orchestrale. I black midi sono fuori controllo, e ciò significa che la loro arte è sempre più cristallina.

Gabriele Vollaro

 

Dailybest

Recent Posts

“Vergogna, un racconto distorto”, Silvia Toffanin nel mirino: è successo dopo Verissimo

Silvia Toffanin sotto accusa dopo l'ultima puntata di Verissimo, la conduttrice probabilmente non si sarebbe…

25 minuti ago

Immissioni in ruolo docenti, Zangrillo firma il decreto: autorizzate 58mila assunzioni

Il Ministero della Pubblica Amministrazione ha appena annunciato un importante piano di immissioni in ruolo…

2 ore ago

Il mal di schiena non dipende sempre dal materasso: il sintomo che nasconde qualcosa di più serio

Il mal di schiena è uno dei disturbi più comuni e spesso viene attribuito a…

2 ore ago

“E’ morto nel sonno”, Caterina Balivo distrutta dà l’annuncio. Lutto piomba su La Volta Buona

Un pomeriggio televisivo iniziato con un omaggio si è trasformato in un momento di profonda…

3 ore ago

Uomini e Donne, che ci fa la famosissima attrice nel parterre? Quale sarà il suo ruolo

La nuova stagione di Uomini e donne, in tv, prenderà il via su canale 5…

3 ore ago

Affari Tuoi, la malattia piomba sul programma: “Intervento chirurgico importante”

La serata del 18 settembre su Rai Uno ha visto un nuovo episodio di Affari…

4 ore ago