Si terrà dal 5 al 7 giugno l’undicesima edizione del MI AMI, il più grande festival di musica italiana. Sui tre palchi suoneranno 56 band (sì, cinquantasei), il meglio di quello che è uscito nell’ultimo anno e anche un po’ di più: le nuovissime canzoni di Appino e Levante, la poesia di Riccardo Sinigallia e di Morgan, le trame elettroniche di Populous e Petit Singe, il rap di Mezzosangue e Mecna. E tantissimo altro. Sì, perché al MI AMI c’è di tutto. E qui vi diciamo un po’ di buoni motivi per fare un giro al Circolo Magnolia di Milano, tra il 5 e il 7 giugno.
1. La musica
Ovvio, no? È un festival musicale. Ci sono 56 band, un po’ le abbiamo già nominate, le altre le trovi tutte qui. Se vuoi venire un giorno solo paghi 15 euro, se vuoi venire tutti i tre giorni sono meno di 40 euro (trovi qui le prevendite in offerta). Ovvero tipo 70 centesimi a band. Meno di un caffé.
2. Il verde
Entri al Circolo Magnolia (affacciato sull’Idroscalo di Milano, che detto così sembra sempre un posto sfigato, invece è bellissimo) e inizi a camminare sull’erba, che è qualcosa che ti fa subito stare bene. Puoi scegliere di fare due passi andando verso l’acqua dell’Idroscalo e fermarti ad ascoltare qualche band sulla Collinetta di Jack, il palco dove i concerti si ascoltano sdraiati sul prato. Oppure, dopo un po’ di ascolti, rilassarti bevendo una birretta o mangiando qualcosa. Sempre nel verde. Sempre.
3. I fumetti
MI AMI è il nome che ormai tutti conoscono, ma nei tre giorni di festival c’è una sezione che da anni ormai attira grande attenzione e contribuisce in modo importante all’atmosfera generale. Si chiama MI FAI ed è l’acronimo di Matti Incontri Fumetti Arte Illustrazione. Nell’area MI FAI vedrete all’opera i migliori illustratori e fumettisti (volete sapere i nomi? Eccoli), mentre sotto il palco principale assisterete al live painting, che verrà proiettato durante alcuni dei concerti della giornata.
4. Il karaoke
Dimenticatevi “Vivo per lei” e “Io Vagabondo”, il karaoke del MI AMI, a cura di TILT e L’Ariele Frizzante, metterà in fila i pezzi che piacciono a voi, quelli che cantate quando siete sovrappensiero, quelli che andate a cercare regolarmente sui servizi di streaming, nonostante abbiate lì di fronte tonnellate di musica che non avete mai ascoltato. Sarà catartico, una specie di seduta di psicoterapia collettiva senza lacrime, ma con tanti abbraccioni.
5. L’atmosfera
Perché alla fine ok la musica, ok le birrette, ok tutto il resto. Ma se in questi dieci (+ uno) anni il MI AMI è diventato il MI AMI è perché tutti quelli che sono venuti si sono trovati bene, sentendosi all’interno di qualcosa di diverso, qualcosa di unico. Chiedetelo a chi c’è stato, all’Idroscalo si va per il MI AMI, non perché suona questo o quest’altro. E anche quest’anno sarà così. Garantito.
5+1. La birra gratis
No, non esageriamo, per quanto sia un festival bellissimo il MI AMI non si può permettere di regalare tutta la birra del mondo. Però due birre a ciascun visitatore, beh, quello sì. Interessa la faccenda? Ecco, date uno sguardo a questo post, in cui vi viene spiegato come bere 2 birre gratis al festival. Sì, due birre gratis.
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