Riconoscere i primi segnali del concepimento è spesso un’esperienza delicata e profondamente personale. Ogni donna vive le prime settimane in modo diverso e non sempre i sintomi sono immediatamente riconoscibili.
Il corpo però inizia molto presto a inviare piccoli segnali che se interpretati correttamente possono indicare l’inizio di una nuova vita.
Quando compaiono i primi sintomi
I primi sintomi dela gravidanza tendono a minifestarsi circa due settimane dopo il concepimento, anche se la tempistica può variare notevolmente da donna a donna. L’aumento di ormoni come la gonadotropina corionica umana, progesterone ed estrogeni provoca una serie di cambiamenti fisici e sensoriali.
Alcune donne donne notano subito i cambiamenti del loro corpo, mente altre se ne accorgono solo con la scomparsa del ciclo mestruale. Quest’ultimo è infatti il campanello d’allarme più evidente e riconoscibile, soprattutto per chi ha un ciclo regolare. Non è però un segnale esclusivo, perché anche stress o squilibri ormonali possono causare ritardi.
Un altro sintomi piuttosto conosciuto è il seno gonfio e sensibile. Il seno può apparire più teso e sensibile già nelle prime settimane. Le areole tendono a scurirsi, un effetto legato all’aumento del progesterone.

E come non citare la ben conosciuta nausea, spesso definita “nausea mattutina” ma che può in realtà comparire in ogni momento della giornata. Generalmente si manifesta tra la quarta e la sesta settimana e pur essendo fastidiosa è un sintomo tipico del primo trimestre.
Comune è anche l’aumento della frequenza urinaria. Già dai primi giorni, l’attività ormonale e l’utero in espansione esercitano una leggera pressione sulla vescica, il che spinge a urinare più di frequente. Si può avvertire anche un aumento del sonno e della stanchezza per “colpa” del progesterone, indispensabile al mantenimento della gravidanza ma che induce un senso di affaticamento e calo di energia.
Segnali meno comuni
Oltre ai sintomi più noti, alcune donne manifestano sintomi più discreti ma comunque significativi. Le perdite da impianto (spotting) possono comparire circa 10-14 giorni dopo il concepimento, quando l’embrione si impianta nell’utero. Sono leggere e di breve durata, spesso facilmente distinguibili dalle mestruazioni.
Alcune donne sperimentano crampi addominali leggeri, dovuti all’adattamento dell’utero in crescita che ricordano quelli premestruali ma sono leggermente più lievi.
Possono poi verificarsi cambiamenti nell’appetito, anche improvvise “voglie” o repulsioni alimentari che riflettono l’influenza degli ormoni sul gusto e sull’olfatto. In alcune donne, inoltre, le variazioni ormonali possono provocare leggeri mal di testa o sensazioni di vertigine.
Per una conferma definitiva è sempre consigliabile effettuare un test di gravidanza almeno una settimana dopo il ritardo del ciclo. I test casalinghi individuano la presenza di hCG nelle urine, ma in caso di risultato negativo e sintomi persistenti un esame del sangue può fornire una diagnosi più precisa.

