Il bicarbonato di sodio, un prodotto presente in quasi tutte le case italiane come rimedio naturale e versatile per le pulizie domestiche, nasconde un rischio poco conosciuto ma significativo per la salute respiratoria.
Nonostante la sua fama di alleato green e sicuro, l’uso quotidiano di questa polvere bianca finissima può causare un’esposizione silenziosa e dannosa ai micro-cristalli sospesi nell’aria, soprattutto in ambienti poco ventilati.
L’inalazione di bicarbonato: un pericolo nascosto nelle pulizie di casa
Il bicarbonato è spesso utilizzato senza particolari precauzioni: viene versato a secco su superfici, strofinato su fughe e teglie, sparso su materassi e tappeti. Questi gesti, apparentemente innocui e ripetuti, generano nuvole di polvere invisibili che possono rimanere sospese nell’aria per diversi minuti. Le micro-particelle di bicarbonato di sodio, quando inalate, possono irritare le vie respiratorie, provocando secchezza delle mucose nasali, fastidio alla gola, senso di oppressione toracica e stimolo a tossire.

Secondo le schede di sicurezza industriali aggiornate e confermate da un pediatra e neonatologo, pur essendo riconosciuto per le sue proprietà antisettiche e calmanti, il bicarbonato non è privo di effetti collaterali se non viene usato correttamente. Le persone con asma, riniti allergiche o altre sensibilità respiratorie sono particolarmente vulnerabili, ma anche soggetti sani possono manifestare disturbi temporanei in ambienti poco aerati e saturi di polveri.
Le pratiche domestiche tradizionali spesso amplificano l’esposizione a queste micro-particelle. Versare bicarbonato a secco direttamente dalla confezione, usarlo su superfici ampie senza umidificarlo e combinarlo con ingredienti acidi come aceto o limone dopo l’applicazione, favorisce la dispersione nell’aria di cristalli residui. La reazione effervescente, tipica della miscela con aceto o limone, solleva ulteriormente particelle che si diffondono nell’ambiente.
In spazi ridotti come bagni o cucine poco ventilate, l’aria può saturarsi rapidamente di queste particelle, trasformando temporaneamente gli ambienti domestici in veri e propri laboratori a rischio per la salute respiratoria. In situazioni professionali, per concentrazioni simili, sarebbe obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione respiratoria, mentre in casa questa attenzione è raramente adottata.
La transizione verso un utilizzo più sicuro si basa su alcune semplici accortezze. Il manuale SIFO 2024 conferma che il bicarbonato mantiene intatte le sue proprietà antisettiche e disinfettanti quando usato in forma umida o pastosa, eliminando il rischio di inalazione di polveri. Preparare soluzioni liquide o paste cremose con bicarbonato prima dell’applicazione impedisce la formazione di nuvole di polvere e migliora l’efficacia detergente, poiché la sostanza aderisce meglio alle superfici e penetra nelle incrostazioni.
L’uso di flaconi spray ricaricati con soluzioni di bicarbonato rappresenta una modalità innovativa e sicura, che consente un dosaggio preciso ed evita dispersioni accidentali. La nebulizzazione controllata mantiene l’umidità necessaria per l’azione detergente ottimale, garantendo al contempo la sicurezza respiratoria.
Quando l’impiego di bicarbonato in polvere è inevitabile, diventa fondamentale la gestione dell’ambiente. Aprire finestre, attivare sistemi di ventilazione o creare una ventilazione incrociata favorisce la rapida dispersione e l’eliminazione delle particelle sospese, riducendo notevolmente il rischio di inalazione. Per pulizie su superfici estese come materassi, divani o tappeti, è consigliato l’uso di mascherine FFP2, specialmente per chi soffre di allergie o problematiche respiratorie.
Per preservare la salute respiratoria senza rinunciare all’efficacia del bicarbonato, è opportuno adottare alcune semplici abitudini:
- Preparare sempre soluzioni liquide o paste umide di bicarbonato prima dell’applicazione.
- Utilizzare flaconi spray per un’applicazione più controllata e omogenea.
- Mantenere una buona ventilazione durante le operazioni di pulizia, aprendo finestre o porte per favorire il ricambio d’aria.
- Indossare mascherine FFP2 in caso di pulizie su superfici ampie o in ambienti poco aerati.
- Procedere a pulire dal basso verso l’alto per limitare la dispersione di polveri nell’aria.