Le scuole italiane si preparano a introdurre un significativo potenziamento del supporto psicologico per gli studenti a partire dal prossimo anno scolastico, con l’avvio previsto già per settembre.
A comunicarlo è stato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, durante il question time al Senato, annunciando la prossima pubblicazione del decreto attuativo dedicato a questo importante progetto.
Il decreto per l’inserimento degli psicologi nelle scuole
Il ministro Valditara ha precisato che il decreto attuativo definirà le modalità di erogazione del sostegno psicologico rivolto agli studenti, con un’entrata in vigore prevista già per l’anno scolastico 2025-2026. Questa misura si inserisce in un più ampio quadro di attenzione al benessere psicologico dei giovani, riconosciuto come una priorità nell’agenda politica del ministero e del governo. L’intervento ha risposto all’interrogazione del senatore di Forza Italia Mario Occhiuto, che ha sottolineato l’importanza di istituire in maniera strutturale la figura dello psicologo scolastico.
Occhiuto ha evidenziato come lo psicologo rappresenti non solo un presidio di ascolto, ma anche uno strumento di prevenzione fondamentale durante le delicate fasi di fragilità adolescenziale, in cui il rischio di sviluppare disturbi psicologici non riconosciuti può aumentare. La proposta avanzata da Forza Italia prevede un modello nazionale, secondo cui lo Stato garantirebbe un minimo di servizio con uno psicologo ogni quattro istituti scolastici. Le Regioni, invece, avrebbero la facoltà di ampliare la presenza degli specialisti in base alle esigenze territoriali.
Questa soluzione si pone come risposta equilibrata rispetto all’ipotesi iniziale di avere uno psicologo in ogni scuola, considerata troppo onerosa dal ministro Valditara. Infatti, già lo scorso anno il ministro aveva suggerito di privilegiare la creazione di presidi territoriali di psicologi, in grado di operare su più istituti, piuttosto che l’impiego di uno psicologo a tempo pieno per ogni scuola. Tale linea è stata ribadita anche nel corso dell’intervento parlamentare odierno.

Il governo ha stanziato risorse dedicate per l’attivazione sperimentale di questi presidi territoriali: la legge di bilancio per il 2025 prevede un fondo di 10 milioni di euro per l’anno in corso e un incremento a 18,5 milioni a partire dal 2026. Tuttavia, il ministro ha sottolineato come sarà necessario un ulteriore aumento delle risorse per garantire un’efficace implementazione del progetto. Particolarmente rilevante è stato il riferimento al protocollo d’intesa firmato il 19 marzo 2024 tra il Ministero dell’Istruzione e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi.
Questo accordo ha avviato la sperimentazione di presidi territoriali di esperti psicologi, con l’obiettivo di offrire un supporto concreto alle istituzioni scolastiche. Resta ancora aperta la questione sulla definizione di una soglia minima nazionale per la presenza degli psicologi nelle scuole: il decreto attuativo in fase di elaborazione dovrà chiarire se si adotterà il modello proposto da Forza Italia o se si procederà con un’altra configurazione.
Il senatore Occhiuto ha espresso apprezzamento per l’impegno del governo, definendo il fondo dedicato e il decreto attuativo come segnali concreti e positivi. Ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione con l’Ordine degli Psicologi, evidenziando come la prevenzione rappresenti un dovere fondamentale: “Un ascolto tempestivo può evitare sofferenze più gravi”, ha dichiarato. Questa iniziativa riflette una crescente consapevolezza della necessità di intervenire efficacemente nella tutela della salute mentale dei giovani, valorizzando il ruolo della scuola come luogo non solo di apprendimento, ma anche di crescita personale e supporto emotivo.