Mark Zuckerberg
Succede però, ed é notizia di qualche giorno fa, che dopo la pesante svalutazione in Borsa, debba incassare anche una sentenza – a lui in qualche modo sfavorevole – da parte di una corte californiana che si è dichiarata “non competente” relativamente alla richiesta di Zuckerberg di sospendere il sito norvegese Faceporn, la cui assonanza nel nome col famoso social network è più che evidente.
Il giudice Jeffrey White ha però ritenuto che avendo sede in Europa, non avrebbe potuto esprimersi sulla legittimità della denominazione del sito porno.
Match rimandato, per ora, e festeggiamenti da parte dei gestori del sito norvegese per la ripresa dell’attività.
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