Björn Borg è stato una delle grandi icone del tennis mondiale, la sua finale a Wimbledon nel 1980 contro John McEnroe è entrata nella storia dello sport. Nel nostro paese, Borg vanta anche un’alta presenza nei gossip per via del suo matrimonio fallimentare con Loredana Berté. Oggi però parliamo di lui per un’iniziativa molto interessante, creata dall’ex tennista insieme all’agenzia Round & Round: un match di tennis giocato sul confine USA-Messico.
Un’idea semplice quanto potente: Peter Clemente, tennista americano sfida Mariano Argote, tennista messicano, senza che nessuno dei due superi i confini del proprio Stato.
La rete è infatti stata posizionata esattamente al confine e ognuno gioca la partita senza “invadere” lo stato avversario. Chiaramente, l’iniziativa è simbolica e serve per abbattere i muri reali o metaforici che separano i popoli vicini, che sono stati fortemente voluti dall’amministrazione Trump (e non solo) per impedire ai messicani di raggiungere illegalmente gli Stati Uniti.
La partita è stata giocata nei pressi del fiume Tijuana, tra San Diego (USA) e Tijuana (Messico).
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