Volete provare quello che prova un bambino quando sfoglia un libro? Cioè, come ci si sente a guardare un libro e non capire proprio niente?
Nel tentativo di farci provare qualcosa di simile, Luigi Serafini negli anni ’70 scrisse e disegnò una specie di enciclopedia assurda, che illustra e racconta un mondo fantastico e decisamente impossibile, descritto per filo e per segno con un linguaggio inventato, caratteri incomprensibili che sembrano a prima vista un alfabeto cifrato, ma che in realtà son proprio segni a caso (come più tardi ha chiarito lo stesso autore).
L’opera, il cui titolo è Codex Seraphinianus, fu pubblicato per la prima volta nel 1981 e vale la pena conoscerne l’esistenza perché, oltre a farci sentire compeltamente incapaci, i disegni sono bellissimi e la fantasia di Luigi è pazzesca, supera tutti i mondi inventati che conosciamo, compresi quelli di George Lucas.
Il volume della prima edizione costa un bel po’ ed è roba da collezionisti, ma dal 2006 è ristampato da Rizzoli a 89 euro. Eccone alcune pagine, a caso, è una miniera: piante inventate, popolazioni, macchinari, esseri strani, fenomeni, verrebbe la voglia di leggere per capire… ma non si può capire! E’ come avere di nuovo 2 anni!
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