Quel bastardo del mercato libero globale ne ha cucinata un’altra per noi provincialotti del sud europa (noi italiani s’intende) abituati per secoli ad un modello di economia sintetizzabile pressappoco così: oggi il pane, domani la mortadella.
L’Italia si sta apprestando ad un piano di dismissioni che va dalle aree demaniali ai gioielli di famiglia come Eni, Alitalia, Finmeccanica – scrive Aldo Giannulli, autore del libro “L’abuso pubblico della storia”, sul suo blog. E a questo proposito aggiunge: “I cinesi, oggi, sono indubbiamente i concorrenti più “liquidi” ed è prevedibile che la loro presenza sul mercato faccia salire il valore delle offerte. Dovremmo esserne contenti, vero? Ma questo potrebbe anche dispiacere a chi vuol partecipare all’asta, ma risparmiando”.
Insomma la Cina ci aveva abituato giá da un po’ all’happy ending, no?
L’ictus è una di quelle emergenze che arrivano senza bussare. Può manifestarsi in pieno benessere,…
Lidl si fa in 3 con l'elettrodomestico in super offerta che non può mancare in…
Nel contesto dell’istruzione pubblica italiana, si registra un momento di profonda trasformazione e sfide crescenti,…
Siamo nel pieno degli ultimi giorni autunnali e andiamo verso l'inverno. Ancora per qualche mese,…
Dopo aver consolidato la sua presenza diplomatica come rappresentante speciale dell'Unione Europea nel Golfo Persico,…
Basta stare a casa. Natale e Capodanno non sono più solo sinonimo di divano e…