In principio fu Seven Nation Army dei The White Stripes, ma nell’immaginario collettivo di tutti, soprattutto, di noi italiani, è semplicemente Po-po-po-po-po-po-poo. Ovvero: il coro dei mondiali del 2006, quelli vinti dall’Italia.
Da quel momento -e anche da qualche mese prima, per la verità- Seven Nation Army è diventata un inno, cantato dai tifosi negli stadi di tutto il mondo.
E non solo negli stadi, visto che da qualche settimana è diventato il coro ufficiale dei sostenitori di Jeremy Corbyn, leader dei laburisti inglesi e grande protagonista delle elezioni politiche del 7 giugno, perse nei numeri, ma quasi vinte nei fatti nei confronti della premier Theresa May.
Da qualche tempo, per l’esattezza dal giorno di un comizio a Tranmere nel mese di maggio, i supporter gli urlano: “Oh, Jeremy Corbyn” sulla melodia del celebre Po-po-po-po-po-po-poo. Corbyn, ovviamente, è entusiasta. E il video del Guardian che racconta tutto questo è splendido.
Le carte suggeriscono un 2026 ricco di opportunità e sfide da affrontare con determinazione e…
Superato il Natale, è tempo di pensare al cenone di Capodanno per accogliere al meglio…
Il 2026 si apre con un’importante iniziativa dedicata alla valorizzazione della cultura italiana: i musei,…
Un intervento dei Carabinieri per un presunto tentativo di furto in abitazione si è trasformato…
Nel panorama globale delle mete dove la vita può essere sostenibile con un budget limitato,…
Nei filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, alcune di privati e un'altra sopra un…