Lavorare a Londra è il sogno di moltissimi italiani, consapevoli del fatto che oltre la Manica gli stipendi sono nettamente superiori rispetto a quelli previsti nel nostro Paese. Non si tratta solo di questo però: in diversi aspirano a trovare lavoro a Londra perché innamorati di questa capitale. Indipendentemente da quella che sia la ragione che spinge gli italiani a cercare un impiego in Inghilterra, comunque, una cosa è certa: anche dopo la Brexit questa tendenza non si è fermata. Sono ancora oggi parecchi coloro che partono e si trasferiscono a Londra.
Cosa è cambiato però in questi ultimi anni? Sicuramente sono state rivoluzionate le regole per accedere e rimanere nel Paese. Anche gli italiani infatti necessitano del visto e ne esistono di varie tipologie, a seconda del lavoro che si intende svolgere. Vediamole brevemente tutte.
Lo Skilled Worker Visa è il visto che viene concesso ai lavoratori cosiddetti qualificati, che devono rispettare due requisiti fondamentali per ottenerlo. Prima di tutto, è necessario aver ricevuto un’offerta di lavoro da parte di uno sponsor autorizzato con una retribuzione annuale non inferiore ai 26.500£. In secondo luogo, bisogna dimostrare di conoscere la lingua inglese almeno al livello B1 (con riferimento al QCER). È bene precisare che quest’ultimo punto non dovrebbe preoccupare troppo, in quanto al giorno d’oggi è possibile seguire un corso inglese B1 online per superare l’esame per la certificazione in poco tempo e senza grandi problemi.
Il Global Talent è il visto che viene concesso a coloro che si sono distinti in ambiti specifici ossia università e ricerca, arte e cultura, digital technology. In questo caso, non è richiesta un’offerta di lavoro ma la domanda di visto deve essere approvata da un organismo specifico autorizzato dal governo britannico. Il Global Talent ha un costo di 553£.
L’Health and Care Worker Visa è il visto che viene concesso a coloro che ricevono un’offerta di lavoro dal Servizio Sanitario Nazionale o da enti che collaborano con esso. I vantaggi riservati a questa categoria di lavoratori sono diversi e tra questo troviamo l’esonero dal pagamento dell’assicurazione sanitaria prevista generalmente per l’immigrazione. Anche in tal caso, è necessario dimostrare di conoscere la lingua inglese almeno ad un livello intermedio (B1).
Il Graduate Visa è il visto che viene concesso esclusivamente ai neolaureati e ha una durata di 2 anni. Per chi ha concluso un dottorato, la sua durata viene prolungata di un ulteriore anno ed arriva dunque a 3.
Infine, si può richiedere il Seasonal Worker Visa ossia il visto temporaneo, che viene concesso ai lavoratori stagionali i quali possono rimanere nel Paese non più di 6 mesi. Per ottenerlo, è necessario avere un certificato di sponsorizzazione e la domanda può essere effettuata anche online.
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