Mai una gioia: le piccole sfighe della vita che capitano a tutti

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Sul concetto di Mai una gioia si potrebbe stare a disquisire ore e comunque non venirne a capo. Di certo ognuno ha i propri motivi per essere depresso senza motivo: vuoi perché si sabota la vita da solo, vuoi perché il suo destino è stato davvero ingrato e via dicendo.

Ci sono però altre piccole sfide di tutti i giorni che possono diventare sfighe in un batter d’occhio e che toccano proprio tutti. Cose comuni, che capitano al supermercato, in casa, al bar o mentre cerchi parcheggio, che ti fanno sbuffare le famose parole magiche: Mai una gioia.

 

Dopo ore di giri a vuoto ne trovi uno libro, ti avvicini e c'è una Smart.
Hai un impellente bisogno del bagno, fai mezz'ora di fila, finalmente entri e non c'è la carta igienica.
Sei in fila alla cassa e hai 5 persone davanti, apre la casa accanto e ti ci tuffi per scoprire che la cassiera è lenta e fanno prima dov'eri.
Per quanto siano del tutto identiche, quando vai ad allacciarti le scarpe, una stringa rimane lunga mentre l'altra cortissima.
Una volta che hai riempito il carrello a dovere, scopri che ha una ruota rotta.
Apri una bottiglia di vino e il tappo ti si rompe a metà.
Versi il latte dal tetrapak e quello fa lo tsunami sul tavolo.
Esce la serie che aspettavi da tempo, ti siedi sul divano e si rompe internet.
Esci col 60% di batteria, lo guardi due minuti dopo e è al 15%.
Vuoi fumare assolutamente, hai 5 accendini tutti scarichi.
Stai in casa tutto il giorno per attendere un pacco importantissimo, suonano alla porta, corri come una gazzella e sono i Testimoni di Geova.
Ti versi una birra e quella inizia a schiumare neanche fossi Hamilton sul podio di Monza.
Hai con te iPhone, iPod, tablet e laptop, ma ti sei scordato le cuffie.
Finalmente trovi un posto, esci e inzuppi il piede in un'enorme pozzanghera.
Vuoi pareggiare i baffi, sbagli e taglio dopo taglio finisci per rasarti a zero.
Non riesci ad aprire il pacchetto dei biscotti, tiri appena più forte e quello si distrugge.
Ti svegli 10 alle sette, decidi di dormire altri 10 minuti, ti risvegli alle 9.30.
Le porte si chiudono quando entra la vecchietta con una colonia del 1963 che non uscirà mai più dalle tue narici.
Stai rivelando cose proibitissime a qualcuno quando si abbassa di colpo la musica e ti sentono tutti.
Simone Stefanini

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Simone Stefanini

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