Vista dal di fuori sembra una comune moschea, come ce ne sono tante in Iran. Basta varcare l’ingresso per trovarsi immersi nel verde smeraldo dei milioni di piccoli vetri e specchi colorati che emanano luce dappertutto. L’edificio è una moschea e monumento funerario, si trova a Shiraz, in Iran e si chiama Shah Cheragh, che significa L’Imperatore della Luce, non a caso.
Il luogo si porta dietro anche una storia piuttosto misteriosa: intorno al 900 d.C. un viaggiatore notò una fonte di luce provenire da lontano. Si recò in quella direzione e dopo aver investigato un po’ in giro, trovò una tomba illuminata. Al suo interno, i cadaveri di Ahmad e Muhammad, figli di Mūsā al-Kāẓim e fratelli di ‘Alī al-Riḍā, due figure di spicco della religione musulmana.
In quel luogo sacro è stata eretta questa moschea che nel tempo è stata ampliata e adornata, per rendere il doveroso omaggio ai propri martiri. Il suo esterno non tradisce niente dello splendore che si trova al suo interno.
Col passare degli anni è stata più volte danneggiata da eventi naturali e dall’uomo, ma resiste e splende ancora oggi, attraendo ogni anni molti pellegrini e turisti da tutto il mondo.
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