In Russia è stato diffuso un documento governativo che contiene un elenco dettagliato di persone che non possono prendere la patente. Nell’elenco sono compresi motivi come la cecità o l’epilessia, del tutto comprensibili.
Il problema è che si parla anche di “condizioni mediche” di altro tipo, legate all’identità sessuale o meglio, stando a quanto riporta Buzzfeed, “disordini dell’identità di genere” quali transessualità, travestitismo, sadomasochismo, esibizionismo e pedofilia (sì, la pedofilia viene messa allo stesso livello).
La prima necessaria precisazione da dare è che il decreto si appoggia sul cosiddetto ICD-10 (International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems), ovvero una sorta di elencone di tutte le possibili malattie e possibili disturbi. In questo elenco non è compresa l’omosessualità, ma sono compresi problemi e disagi psicologici che possono avere conseguenze sull’orientamento sessuale delle persone (e viceversa). La differenza è importante, ma ovviamente non rientra (né potrà mai rientrare) nella rigidità di una legge, che semplifica il tutto e pone la transessualità sullo stesso livello di una malattia fisica.
Perché il risultato è questo: stando al decreto approvato il 29 dicembre, in Russia i transessuali (e non solo) non potrebbero più prendere la patente. Una cosa talmente sbagliata su talmente tanti livelli che si fatica a credere possa essere vera.
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