Sembra quasi di sparare sulla Croce Rossa, perché un servizio come questo è davvero oltre. Si parla di scienza, si parla della missione spaziale europea che ha portato la sonda Rosetta ad atterrare su una cometa. Un’impresa storica, un successo celebrato in tutto il mondo, vissuto con un pizzico di orgoglio in più perché nato in ambito europeo. Per il TG4, però, tutto questo non è nulla, anzi è qualcosa di negativo. Bastano 90 secondi per demolire la missione, gli stessi 90 secondi che mandano questo servizio al vertice della classifica delle peggiori prove di giornalismo del 2014.
Un servizio dedicato a una missione spaziale di successo inizia con un riferimento alla stella cometa che secondo il vangelo guidò i magi alla mangiatoia in cui nacque Gesù. Come per dire: si parla di scienza, ma noi partiamo con la religione, giusto per mettere subito in evidenza i riferimenti. Chiarito il punto di partenza, il resto è in discesa: un altro riferimento a un caposaldo della scienza come “Armageddon”, la delusione per aver scoperto che una cometa è un “sasso polveroso” e non è scintillante come l’abbiamo sempre disegnata fin da piccoli, fino al passaggio più incomprensibile, ovvero il fatto che “faccia male” sapere che il trapano della sonda è stato realizzato in Italia.
Se fosse solo superficiale, in fondo sarebbe poca cosa. Il problema è che il servizio firmato da Mauro Buffa bolla come insensato il concetto stesso di ricerca e di scienza, di guardare al di là di quello che si conosce. Ovvero alcuni degli elementi che definiscono l’uomo in quanto tale.
Scienza, questa sconosciuta… Il TG4 e Rosetta di f702851680
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