Society

Smart working: benefit e servizi per i dipendenti

Nel corso del 2020 molte aziende italiane si sono trovate a dover attivare per i propri dipendenti dei periodi in smart working. Questa locuzione in inglese non è un sinonimo di telelavoro, che è un tipo di lavoro da remoto ben conosciuto alla legislazione italiane e precisamente regolamentato. Per lo smart working di fatto non esistevano regole precise, quindi inizialmente ogni azienda che lo ha utilizzato ha fatto un poco come riteneva più corretto. Con il passare dei mesi varie aziende hanno continuato ad utilizzare periodi di smart working per i propri dipendenti. Vi sono però ora regole certe, che riguardano anche benefits e servizi per chi lavora da remoto in tale regime.

 

Non solo lavoro da casa

Il concetto di smart working quindi si riferisce a tutto ciò che riguarda il cosiddetto lavoro agile, da remoto e con gli strumenti che il dipendente ha già a disposizione presso la propria abitazione. È importante notare come i regolamenti prevedano l’attivazione di una serie di importanti benefits, a partire dai buoni pasto in smart working. Inizialmente molte aziende avevano infatti sospeso il riconoscimento dei buoni pasto ai dipendenti costretti, a causa dell’emergenza correlata al covid-19, a lavorare da casa. Solo nel corso degli ultimi mesi vi è stato un riconoscimento di tale trattamento come non equo per i dipendenti; anche perché seppur lavorando da casa ogni dipendente consuma almeno un pasto durante le ore lavorative. Oggi quindi anche chi lavora in regime di smart working ha diritto al riconoscimento dei buoni pasto, considerato come strumento volto a consentire a ogni dipendente la possibilità di consumare pasti equilibrati durante la pausa pranzo dal lavoro, a casa come in ufficio.

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Oltre ai buoni pasto

Concentrarsi sulla definizione delle regole dello smart working ha permesso anche di offrire a chi lavora da casa di ottenere alcuni importanti benefit. Tra questi ad esempio i fringe benefit, termine con il quale ci si riferisce ai benefit erogati in forma di beni o servizi e non di denaro, il cui limite è stabilito per legge a 258,23 euro, ma che il Decreto Sostegni ha innalzato a 516,46 per gli anni 2020 e 2021. Tale innalzamento non è stato prorogato al 2022.

 

Fringe benefits da concordare

Per il 2022 i regolamenti per lo smart working cambiano nuovamente. Oggi è il singolo dipendente a concordare con il datore di lavoro le condizioni contrattuali per quanto riguarda il lavoro agile da casa. Fermo restando che ogni dipendente deve ricevere un trattamento simile a quello di tutti gli altri, valido anche per chi lavora da casa per uno o più giorni a settimana. Le aziende che continueranno ad utilizzare lo smart working sono numerose, anche perché varie analisi hanno dimostrato come la produttività di chi lavora da casa sia aumentata o si sia mantenuta pari a quella offerta da coloro che sono presenti in ufficio. Ognuno potrà concordare con il proprio datore di lavoro tutto ciò che riguarda fringe benefits e bonus di vario genere. Fermo restando che è garantita la possibilità di usufruire dei buoni pasto, nella medesima modalità e per lo stesso ammontare ottenuto da chi trascorre le ore lavorative in ufficio, e la possibilità di ricevere il welfare aziendale, anche in questo caso nelle modalità proposte a chi lavora presso la sede aziendale.

Elisabetta Limone

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