No, non è ancora bello come un vero geco, ma intanto si arrampica utilizzando lo stesso meccanismo. Le ruote di questo robot, nome in codice TBCP-II, infatti, si ispirano alle zampe dei gechi e sono fatte con un adesivo fibrillare composto da micro polimeri organici a forma di fungo che aumentano l’attrito con la parete consentendo alla macchina di salire in verticale su superifici liscie. Il robot TBCP-II è un progetto della Simon Fraser University del Canada ed è dotato di sensori che gli consento di superare gli ostacoli e girare gli angoli:
Pensate che bello, quando doteranno di scarpette da geco un robot umanoide come questo qua sotto della Boston Dynamics. E’ solo questione di tempo, ma l’apocalisse robotica sta per arrivare, forse forse che i Maya avevano previsto anche questo?
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