Pablo Muore. È con queste parole che Netflix ha lanciato la seconda stagione di Narcos, giocando sul fatto che, per una volta, nessuno avrebbe potuto accusarli di spoiler. Ancora prima di iniziare i nuovi episodi, insomma, sapevamo che la seconda stagione sarebbe terminata con la morte di Pablo Escobar, avvenuta nella realtà il 2 dicembre 1993.
Come sappiamo, non è certo quella la data in cui è stato sconfitto il narcotraffico, anzi: ogni giorno arrivano dal Messico notizie di omicidi legati al mondo della droga. Tra la morte di Escobar e oggi sono passati 23 anni e a quanto pare Netflix ha tutta l’intenzione di volerli coprire continuando con nuovi episodi di Narcos.
Dopo una prima dichiarazione rilasciata dal protagonista Wagner Moura, che annuncia l’intenzione della rete di continuare nella produzione, oggi è arrivato l’annuncio ufficiale: Narcos continua e di sicuro ci saranno almeno una terza e una quarta stagione.
“Finisce un’era, la storia continua”, il messaggio lanciato da Netflix in un breve video, in cui l’immagine di Pablo Escobar sparisce sullo sfondo, quello stesso sfondo da cui emerge la figura di Gilberto Rodriguez Orejuela, patron del cartello di Cali. Un altro personaggio realmente esistito, pronto a prendere il posto di Escobar.
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