Quando pensate a un’isola deserta, di certo sognate le palme, la vegetazione, simpatici uccelletti e pesci guizzanti, le noci di cocco e Tarzan/Jane che vi aiutano a sopportare la solitudine.
Vi stupirà quindi sapere che nel modernissimo e civilissimo Giappone c’è un’isola abbandonata, a 15 chilometri a sud da Nagasaki. Si chiama Gunkanjima e un tempo era abitata soprattutto dai minatori. Quando nel 1974 le miniere di carbone vennero chiuse, la città-isola fu abbandonata e i suoi palazzoni furono lasciati all’incuria.
Se non sapevate nulla della sua esistenza è anche perché l’isola è quasi impenetrabile. Un folto dispiegamento di sicurezza la circonda ed è impossibile visitarla in libertà per i rischi connessi al fatto che è abbandonata da quarant’anni. Beh, quasi impossibile. Il fotografo australiano Shane Thoms è riuscito a testimoniare con queste foto lo stato desolante in cui versa la città fantasma.
Shane voleva vedere decisamente di più e con qualche amico ha raggiunto l’isola nella notte, a bordo di una barchetta da pescatore. Quello che gli si è parato d’innanzi è un paesaggio post-apocalittico che sembra uscito dai film di fantascienza più cupi.
I ragazzi hanno visitato gli edifici pericolanti della città, hanno percorso in lungo e in largo i corridoi fatiscenti, le botteghe ormai a pezzi, le scale coperte dal muschio e si sono sentiti protagonisti di un survival horror in cui la natura si è impossessata delle rovine della civiltà.
Un progetto fotografico affascinante, che ricorda da vicino quelli di Ste_Peg sulle ville abbandonate e sui manicomi abbandonati italiani.
[via sobadsogood.com]
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