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Home Viaggi

Non una semplice vacanza , ma un’esperienza unica: il treno che sfida la gravità

Attraversa paesaggi mozzafiato e supera dislivelli estremi. Un percorso altamente consigliato per chi ama la natura

by Claudio Rossi
08/10/2025
in Viaggi
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Bernina Express

Il treno che sfida la gravità - (dailybest.it)

Nel cuore delle Alpi svizzere, un treno che incanta viaggiatori da oltre un secolo continua a stupire per la sua capacità di sfidare la gravità e la geometria con un gesto unico e affascinante: compiere un giro completo su sé stesso a 360 gradi.

Il Bernina Express, celebre ferrovia patrimonio mondiale UNESCO, percorre una tratta spettacolare che collega la pittoresca Tirano, in Italia, a Saint Moritz, in Svizzera, attraversando paesaggi alpini che abbracciano ghiacciai, laghi cristallini e vette imponenti. Ma è nel piccolo comune di Brusio che si trova l’icona tecnica e paesaggistica di questo viaggio: il Viadotto Elicoidale di Brusio.

Il treno che sfida la gravità

Situato a pochi passi dalla stazione di Brusio, nel Canton Grigioni, il viadotto elicoidale si distingue per la sua forma ad arco che si avvolge in una spirale perfetta. Costruito tra il 1908 e il 1910, questo ponte in pietra rappresenta una soluzione tecnica elegante e funzionale per superare un dislivello di circa dieci metri in uno spazio estremamente ridotto. Il treno compie infatti un giro completo di 360 gradi lungo un percorso di 110 metri con una pendenza del sette percento, riuscendo così a guadagnare quota senza l’uso di sistemi a cremagliera o tunnel.

Percorso Bernina Express
L’affascinante percorso del Bernina Express – (dailybest.it)

Il viadotto non era previsto nei piani originali della ferrovia, ma fu ideato per superare le difficoltà imposte dalle ripide pendenze alpine. Oggi, le sue nove arcate in pietra locale si integrano armoniosamente nel paesaggio circostante, trasformando quella che era una necessità tecnica in un vero e proprio monumento di bellezza e ingegno. Per celebrare il centenario, nel 2010 il viadotto fu illuminato con una decorazione luminosa che ne accentuò la forma elicoidale, facendolo apparire come una torta di compleanno gigante e richiamando l’attenzione di migliaia di visitatori.

Il Bernina Express è molto più di un semplice mezzo di trasporto: è un’esperienza immersiva che attraversa 55 gallerie e supera 196 ponti, offrendo ai viaggiatori panorami che cambiano ad ogni curva. Partendo da Tirano (429 metri sul livello del mare), la linea si inerpica fino a raggiungere il passo Bernina (2.253 metri), il punto ferroviario più alto d’Europa, per poi scendere verso Saint Moritz (1.822 metri). Lungo il tragitto si alternano gole selvagge, vigneti della Valtellina, laghi turchesi e bianche vette alpine.

Questo percorso, inaugurato nel 1910, è considerato un capolavoro dell’ingegneria ferroviaria di inizio Novecento e costituisce una delle attrazioni turistiche più amate e famose al mondo. Nel 2008 la ferrovia è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un riconoscimento che sottolinea l’importanza storica, culturale e tecnica di questa linea. La fama del Bernina Express ha superato i confini europei tanto da ispirare la costruzione di una linea ferroviaria simile ai piedi del Monte Fuji, in Giappone.

Le moderne carrozze panoramiche del Bernina Express sono progettate per offrire il massimo comfort e una visuale ampia e privilegiata, permettendo di ammirare fino all’ultimo dettaglio i cambi di scenario lungo il percorso che dura circa tre ore.

Nonostante le difficoltà del tracciato, il Bernina Express garantisce un servizio regolare per tutti i 365 giorni dell’anno, un elemento cruciale per gli abitanti della zona che lo utilizzano quotidianamente per spostamenti di lavoro e studio, specialmente durante l’inverno. Le corse partono da Tirano fin dalle prime ore del mattino e prevedono frequenze quasi orarie in entrambe le direzioni, offrendo flessibilità e comodità.

Il costo del biglietto parte da 33,5 euro per la seconda classe, con la possibilità di aggiungere un supplemento per la carrozza panoramica, che garantisce finestre più ampie ma non apribili, mentre nella seconda classe è possibile abbassare i finestrini per scattare fotografie senza riflessi.

Claudio Rossi

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