Tre studentesse di Comunicazione Visiva dell’Università delle Arti di Nuova Taipei, la città più popolosa di Taiwan, hanno realizzato come progetto finale del proprio corso di studi un interessante lavoro volto a sensibilizzare la popolazione sull’inquinamento delle acque. Hanno raccolto 100 campioni di acque contaminate dai corsi d’acqua e dalla costa di Taiwan e con quest’acqua inquinata hanno realizzato questi ghiaccioli.
Il risultato è questo:
L’ispirazione, dicono le tre ragazze, è arrivata guardando le acque, quasi nere per l’inquinamento, di un canale dietro all’università. Per realizzare questi finti ghiaccoli hanno prima raccolto e congelato i campioni e successivamente li hanno trasformati in ghiaccoli di resina, meglio adatti per un’esposizione.
Il progetto ha suscitato quindi l’interesse al di fuori di Taiwan (ne ha parlato ad esempio il Guardian) sicuramente perché colpisce l’immaginazione della gente guardare un gelato, generalmente associato all’infanzia e ai bambini e vederlo qui accostato al danno ambientale e all’inquinamento causato dal mondo industrializzato degli adulti.
Potete scoprire di più sui ghiaccioli inquinati, direttamente dalla pagina Facebook del progetto.
[via LATimes]
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